Acqua, approvato il piano di riforma regionale. L’Irpinia premiata con 2,2 miliardi di euro di investimenti

L’esecutivo dell’Ente Idrico Campano ha finalmente dato il via libera al Piano d’ambito regionale, lo strumento di ricognizione e programmazione che sarà la bussola per il sistema idrico integrato nei prossimi tre decenni. La provincia di Avellino è quella a cui vengono riconosciute maggiori risorse: investimenti destinati a reti ed infrastrutture a tutela della gestione pubblica del servizio

L’esecutivo dell’Ente Idrico Campano ha approvato ieri, in via definitiva, il Piano d’ambito regionale, lo strumento di ricognizione e programmazione che sarà la bussola per il sistema idrico integrato nel prossimo trentennio. Un passaggio di portata storica per la Campania, per l’Irpinia e per l’intero Mezzogiorno, visto e considerato che proprio le nostre fonti dissetano gran parte del Meridione peninsulare.

Il Piano prevede 3.268 euro di investimenti per abitante per un fabbisogno finanziario di 2,262 miliardi di euro nei prossimi 30 anni, che verranno finanziati con tariffa e fondi pubblici. In tale quadro, l’Irpinia dell’acqua c’è ed è protagonista assoluta. La stima degli investimenti previsti per l’ambito Calore-Irpino è infatti la più alta tra i cinque ambiti campani. La stragrande maggioranza delle risorse viene prevista per interventi sulle reti idriche, per un 1,8 miliardi; su nuove opere, 327 milioni, e su interventi gestionali, 88 milioni.

Tra gli interventi di particolare importanza in ambito distrettuale che riguardano l’Irpinia si segnala un investimento di 45 milioni per la realizzazione di un serbatoio di accumulo a 420 metri di altezza e un nuovo impianto di sollevamento a Cassano, quindi un investimento di 5 milioni per una nuova condotta adduttrice in Valle Ufita.

Il sindaco di Solofra Michele Vignola, coordinatore del distretto irpino-sannita, sottolinea come, con l’approvazione del Piano, «dalla Regione arriva per la prima volta un segnale di riequilibrio nei rapporti tra le zone interne e le aree costiere. La programmazione relativa agli investimenti, infatti, non è stata realizzata tenendo conto del tradizionale numero degli abitanti, ma sulla base delle reali necessità. Così siamo l’ambito a cui spetteranno gli investimenti maggiori».

In termini generali, il piano vale 12 miliardi di euro, e si concentra anche su depurazione, sistema fognario e gestione. Su quest’ultimo punto la linea del distretto Calore – Irpino è quella della gestione pubblica a tutela delle preesistenze, a partire da alto Calore Servizi.

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