Altri 70mila euro per la metro leggera, mentre noi ci attacchiamo al tram
Il cantiere eterno continua a succhiare i soldi dei cittadini avellinesi. 25 mln di euro e 15 anni di lavori non sono bastati: il comune stanzia altri 70mila euro per la manutenzione dell'opera mai entrata in funzione. Mentre manca ancora il famoso 10% dell'ultimazione dell'appalto. Perchè non si arriva mai alla fine? C'è qualcuno che sa e che preferisce non dire?

Come vi abbiamo raccontato non sono bastati 15 anni e 25 milioni di euro a fare partire la metropolitana leggera ad Avellino, ma proprio ieri “sono partiti” altri 70mila euro dalle casse di palazzo di città per finanziare l’opera. Magari per il suo completamento finalmente, direte voi, e invece no, lorsignori, sarebbe troppo bello, troppo facile.
Vi consigliamo di accomodarvi, prima di dirvi il motivo, scritto chiaro e tondo nella determina appena approvata dal settore lavori pubblici e quello alle finanze dell’ottimo municipio di Avellino. Gli ultimi 70mila euro appena stanziati per la metro leggera servono per la sua manutenzione. Eh già avete capito bene. Il comune deve fare la manutenzione di un’opera mai entrata in funzione.
Come dite? I soldi li tirassero fuori i responsabili che non sono stati capaci in 15 anni a non metterla in moto? No, ci dispiace, tocca ancora a voi, cittadini avellinesi. Anche questi 70mila euro verranno presi dalle vostre tasche.
Però dai, sempre nella stessa determina, c’è un filo di speranza: viene scritto che la manutenzione deve essere fatta alla luce del protocollo che il sindaco Festa ha firmato con l’Air e che prevede come gestire in futuro la metropolitana leggera. Dunque dobbiamo riscaldare i motori dei pullman, da anni parcheggiati nel deposito a Torrette, e tocca dare qualche scarica di corrente alle centinaia di fili e pali che attraversano la città, in vista del lieto evento, perchè forse ci siamo. Forse.
Prima, come detto, manca ancora il 10 % dei lavori da completare. Perchè nessuno se ne occupa? Perchè non si pensa prima a quello rispetto alla manutenzione? Qual è la ditta che deve chiudere l’appalto? Che tipo di lavori restano da realizzare? Perchè, soprattutto, da oltre tre anni, sono rimasti fermi? Tutto questo è un mistero che chiediamo di svelare all’amministrazione e ai tecnici di palazzo di città.
Ci farebbe piacere avere una loro celere risposta, altrimenti, nello scervellarci noi, potremmo essere costretti a iniziare a pensare male. Addirittura che qualcuno già sapeva che sarebbe andata a finire così. Per esempio, gli undici tecnici interni a palazzo di città che hanno lavorato al progetto dall’inizio alla fine, e che per questo hanno ricevuto 394mila euro come incentivi, suddivisi in un primo acconto da 128mila euro incassato nell’allora 2007. Il resto invece, che doveva arrivare a fine corsa, se lo sono assegnato nel 2015. Con l’opera che al tempo era arrivata all’86% dei lavori effettuati sull’intero appalto, esattamente il punto è in cui oggi. E infatti hanno scelto di incassare anche loro, sui 394mila euro previsti, l’86% della cifra restante, ovvero 147mila euro, arrivando a intascare, da inizio viaggio, un totale di 375mila euro. Ora, come mai tanta fretta? Perchè non hanno atteso la conclusione dei lavori? Sapevano per caso che ci sarebbero stati intoppi e che si sarebbe arrivati, come si è arrivati, alle calende greche? Ed è eticamente corretto farsi pagare per un lavoro non portato a termine?
Ecco, prima che ci vengano in mente altre maliziose domande, ci piacerebbe che qualcuno ci rispondesse. Chiunque esso sia. Un tecnico, un assessore, un sindaco, oppure la procura o perchè no, la corte dei conti, chiunque sia interessato, come noi, a capire perchè la metropolitana leggera non ha fatto un metro in 15 anni. Attendiamo trepidanti.
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