Inquinamento e Pm10, il consiglio comunale approva gli interventi necessari

Il civico consesso di Avellino all'unanimità ha dato il via libera al documento che impegna il sindaco Gianluca Festa a ricercare azioni condivise con i comuni limitrofi per migliorare la qualità dell’aria. Il comune capoluogo intanto finisce nella black-list di Mal'aria, il report di Legambiente. Nel 2019 ad Avellino sono stati 78 gli sforamenti. Ben oltre la soglia dei 35 sforamenti annui consentiti dalla legge.

Inquinamento e pm10, nella seduta del consiglio comunale di Avellino passa all’unanimità l’ordine del giorno, licenziato dalla quarta commissione, che impegna il sindaco Gianluca Festa a ricercare azioni condivise con i comuni limitrofi per migliorare la qualità dell’aria. La fascia tricolore, del resto nel corso della seduta, ha ribadito con forza che il problema non è solo del capoluogo e che senza una strategia condivisa non si va da nessuna parte. Tra i punti qualificanti del dispositivo: il censimento e la manutenzione degli impianti termici, la programmazione di un piano del verde con gli urbano prevedendo la piantumazione di essenze arboree in grado di assorbire gli agenti inquinanti. Ed ancora. L’implementazione del sistema di monitoraggio delle centraline, lo smaltimento dei residui vegetali, civili ed industriali con l’utilizzo di strumenti collettivi. Prevedere l’utilizzo di asfalto drenante, capace di aumentare i vantaggi ambientali legati alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico grazie ad elevati poteri di captare le polveri fini ed ultrafini limitandone la dispersione in atmosfera e gli impatti sulla salute umana, oltre che l’utilizzo di intonaci porosi composti da materiali naturali su edifici pubblici, capaci di attrarre le polveri sottili presenti nell’aria. Stilare un protocollo d’intesa con l’Istituto Agrario di Avellino per aggiornare il censimento del verde. E la città di Avellino finisce nella blacklist del report Mal’Aria di Legambiente. Sotto la voce capoluoghi di provincia malati di smog. Nel 2019 ad Avellino sono stati 78 gli sforamenti. Ben oltre la soglia dei 35 sforamenti annui consentiti dalla legge. Un problema, quello dell’inquinamento dell’aria, che tocca anche altri centri della nostra regione. “Prioritario – spiega Mariateresa Imparato presidente di Legambiente Campania – è investire sullo svecchiamento del parco autobus, puntando su un trasporto pubblico e mobilità alternativa, senza dimenticare la riqualificazione energetica degli edifici, garantendo così una riduzione nelle emissioni dagli impianti di riscaldamento domestici.”

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