Il Tar boccia il comune e dà ragione a “Noi con Loro”: niente revoca convenzione

Il Tar accoglie il ricorso di “Noi Con Loro” contro la revoca della convenzione del centro di via Morelli e Silvati. La signora De Mita può riutilizzare la struttura

Colpo di scena sul caso “Noi con Loro”. L’associazione impegnata nel sociale presieduta da Anna Maria Scarinzi, moglie di Ciriaco De Mita, ha vinto il ricorso al Tar contro la revoca della convenzione sancita dal comune di Avellino, che dunque resta valida.

Lady De Mita può dunque rientrare in possesso dei suoli e delle strutture di via Morelli e Silvati: la concessione stipulata a suo tempo, nel ’98, con palazzo di città resta in piedi e può protrarsi per la durata stabilita, in tutto 90 anni, 21 ne sono già decorsi.

Il comune di Avellino decise di avviare la revoca a seguito dello scandalo che travolse Aias per fatture false, e che vede proprio Anna Maria Scarinzi a processo per truffa allo Stato; l’associazione infatti fu interdetta dal tribunale di Avellino a poter ottenere finanziamenti pubblici e la regione la cancellò dal registro regionale del volontariato.

Fu il sindaco Foti ad avviare le pratiche, il commissario Priolo firmò poi la definitiva revoca della convenzione con la Onlus. In un primo momento il Tar diede ragione al comune non accogliendo la richiesta di sospensiva dell’ordinanza proposta dalla Onlus, a seguito il comandante della municipale Michele Arvonio provvedette allo sgombero delle strutture.

Ma entrati nel merito i giudici del tribunale di Salerno hanno ribaltato la decisione del comune, annullando la revoca della convenzione. “Questo perchè nel frattempo è scaduta l’interdittiva (durava un anno) del tribunale di Avellino nei confronti della Onlus, che dunque può accedere di nuovo ai finanziamenti pubblici e ottenere di conseguenza i 60mila euro annui dal comune come previsto da convenzione; inoltre l’associazione è ritornata ad essere iscritta regolarmente nell’albo regionale”, ci spiega l’avvocato Antonio Palma che ha seguito il ricorso per conto di Anna Maria Scarinzi.

La convenzione dunque rimane valida e anche tutti i successivi provvedimenti, cioè le ordinanze di sgombero, sono stati dichiarati inefficaci. Il comune sta ancora ragionando ora su come comportarsi, la pratica è sotto esame del settore contenzioso

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