Atripalda, seconda bomba contro la solita formaggeria: “Ora abbiamo paura”

Ha paura questa volta Luca Nappa, il giovane imprenditore atripaldese titolare di “Fior di bontà”, la formaggeria di via Fiume colpita, per la seconda volta nel giro di un anno, da un ordigno esplosivo. Una bomba carta per l’esattezza, esplosa all’alba di domenica mattina, facendo trasalire tutto il vicinato. Un boato ha risvegliato la comunità atripaldese, la carica esplosiva ha danneggiato l’ingresso dell’alimentari lasciando segni ben evidenti e ha costretto i proprietari a sostituire la porta; l’onda d’urto ha danneggiato anche un’automobile che era parcheggiata di fronte. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri, che hanno avviato subito le indagini.

Due attentati nel giro di poco più di un anno fanno davvero preoccupare. La formaggeria era stata infatti già colpita da un altro ordigno esplosivo, ancor più potente, nel dicembre del 2019, capace di distruggere anche l’interno del negozio; i proprietari non si persero d’animo e dopo una serie di lavori riaprirono dopo una settimana.

“Stiamo con la paura addosso”, ammette il giovane Luca, il titolare di soli 29 anni che da tempo porta avanti con orgoglio e lavorando senza stop la sua attività di famiglia, “questa mattina siamo subito tornati al lavoro per dare un segnale ai nostri clienti, per dimostrare che non molliamo”, dice fuori dai microfoni, ma la preoccupazione sul volto è evidente. Anche perchè non sa darsi una minima spiegazione su quanto accaduto. Non ha ricevuto nessuna minaccia nè ha avuto screzi con qualcuno. Scarta l’ipotesi racket, anche se resta la pista principale su cui indagano i carabinieri che non escludono nessuna possibilità.

Per fare luce sull’accaduto saranno fondamentali le immagini della videosorveglianza che hanno ripreso la scena, anche se i primi frame non sembrano fornire elementi utili alle indagini. La procura di Avellino ha aperto un’inchiesta

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