Bomba carta contro l’auto di un imprenditore solofrano, fiamme alla vettura della figlia
Doppio raid in pieno giorno contro un imprenditore solofrano. Le due auto erano parcheggiate entrambe davanti alla sua abitazione. Secondo la figlia si tratta di una vendetta personale scaturita a seguito di altre intimidazioni subite, la famiglia aveva già sporto denuncia. Indagano i carabinieri
Choc a Solofra per un doppio raid avvenuto durante la mattinata ai danni di un imprenditore, con un passato nel commercio del pellame. In pieno giorno ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta contro la Mercedes Classe A dell’uomo che fortunatamente ha provocato solo lievi danni, allo stesso tempo hanno dato fuoco alla Fiat 500 della figlia, parcheggiata come l’altra auto davanti all’abitazione dell’imprenditore solofrano in via Melito.
A dare l’allarme gli stessi proprietari, riusciti a spegnere da loro le fiamme dell’utilitaria che avevano iniziato a incendiare il vano motore. Sul posto sono poi arrivati vigili del fuoco e i carabinieri. Fortunatamente nessun ferito ma un grosso spavento ovviamente per la famiglia.
Le indagini sono partite immediatamente, non si esclude alcuna pista, anche se i familiari questa volta uniidea se la sono fatta. E’ la figlia dell’imprenditore a scriverlo chiaramente su facebook, facendo intendere che si tratti di una degenerazione di una lite che va avanti da mesi con determinate persone, e che ha costretto la vittima e la figlia a sporgere tempo fa denuncia per una serie di intimidazioni ricevute. Ora la ragazza pensa che il doppio raid sia una vendetta per la denuncia presentata.
Saranno i carabinieri a fare luce sull’accaduto, confermando o meno la ricostruzione delle vittime: al momento non ci sono elementi utili per collegare gli episodi. Potrebbero rivelarsi fondamentali per le indagini le immagini della videosorveglianza
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