Covid in Campania, 150mila autonomi sul lastrico: nessun sostegno da maggio

Un problema che riguarda tutto il Paese ma in particolar modo la nostra regione. Secondo i dati di Adepp, associazione degli enti di previdenza privata, la Campania è la regione con il più alto numero di beneficiari del reddito di ultima istanza. Parliamo di circa 100mila professionisti, un dato che conferma l’impatto devastante dell’emergenza sanitaria sugli autonomi

Sono circa 150mila i lavoratori autonomi della Campania che non ricevono aiuti dallo Stato da maggio dello scorso anno, ovvero dall’approvazione del decreto Rilancio, pur avendo subito un drastico calo del fatturato a causa della crisi sanitaria e della seconda ondata che ha interessato l’Italia dalla fine dell’estate agli ultimi giorni dell’anno. Parliamo di avvocati, architetti, ingegneri, commercialisti ed in termini complessivi tutti i liberi professionisti. Sino ad oggi, infatti, nessuno dei quattro decreti Ristori approvati ha garantito sostegni a queste categorie ed il quinto decreto Ristori, che avrebbe dovuto introdurre una nuova tornata di bonus a sostengo di molte categorie completamente escluse dai decreti precedenti, rischia di saltare o quantomeno di essere rinviato a data da destinarsi in ragione della crisi di governo in corso. Il tutto mentre si dà ormai per scontata una terza ondata che costringerà il Paese ad ulteriori misure restrittive. Un problema che riguarda tutto il Paese ma in particolar modo la nostra regione. Secondo i dati di Adepp, associazione degli enti di previdenza privata, la Campania è la regione con il più alto numero di beneficiari del reddito di ultima istanza. Parliamo di circa 100mila professionisti, un dato che conferma l’impatto devastante dell’emergenza sanitaria sugli autonomi e l’urgenza di interventi immediati a sostegno di queste categorie a prescindere dai capricci della politica.

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