Shoah: il Clan H ricorda i campi di sterminio con un cortometraggio

Per la Giornata della Memoria, Salvatore Mazza ricorda i campi di sterminio con “Il vento e il vuoto” un cortometraggio prodotto dal CLAN H disponibile da oggi su tutti i canali social della compagnia

Un uomo solo cammina nella neve, lascia orme e forme, inciampa, cade, abbraccia i solchi insanguinati della vita, propria e di tutti gli altri, che fu interrotta, cancellata, non vissuta. Ma d’improvviso, quel vento diventa poesia e musica e canto: richiamo alla vita.  “Il vento e il vuoto” è il cortometraggio con cui in occasione della Giornata della Memoria, la compagnia teatrale CLAN H ha voluto ricordare i campi di sterminio. Disponibile da oggi su tutti i canali social della compagnia.

“Il vento ha una grande valenza simbolica nella poesia di tutti i tempi”- spiega Salvatore Mazza“Dante, Petrarca, Foscolo, Leopardi, Montale l’hanno cantato: tragica proiezione della condizione infernale, infinito silenzio, assordante suono dell’eternità, perturbante manifestazione di una realtà esterna ostile, lento e veloce fluire del tempo.  E in Il vento nel vuoto c’è tutto questo e molto di più; perché esso diventa simbolicamente il vento della inconoscibilità dell’uomo e dell’imponderabilità storia che pervade le vicende individuali e collettive, e sconvolge le esistenze personali e le coscienze, conturbate, stravolte costrette al silenzio dell’inesistenza. E’ un dovere ricordare la Shoah, perché è stata un’insana partita a scacchi, in cui le mosse di un re che mangia in orizzontale e in verticale e in diagonale, appariranno sempre irregolari, incomprensibili, inaccettabili”.

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