I mille intoppi del tunnel: sbagliati tutti i pronostici

Diversi gli annunci del sindaco Festa, tutti disattesi. L'ultimo diceva Natale 2020, si rischia di non aprire il sottopasso nemmeno a Pasqua. Oltre al nuovo appalto mancano ancora dei lavori da parte della D'Agostino. E il cantiere diventa calvario

Non manca purtroppo mai di stupire il tunnel di Avellino. Ogni volta che si fanno gli annunci di inaugurazione, puntuale arrivo l’ultimo intoppo.

Dopo averne promesso l’apertura al traffico a più riprese, l’ultimo annuncio aveva come data Natale 2020, anche il sindaco Gianluca Festa si è dovuto arrendere alla maledizione del sottopasso.

La buona notizia è che i cantieri procedono, non sono fermi, ma mancano ancora una serie di lavori che impediscono perfino di fare pronostici. Basti pensare che addirittura la bomba ritrovata nel Fenestrelle rischia di essere un ostacolo alla riapertura. La presenza dell’ordigno infatti impedisce lo scarico delle acque bianche nel torrente e quindi non permette di completare l’allaccio dei collettori fognari che si è dovuto realizzare, proprio per la presenza del tunnel, sotto Corso Vittorio Emanuele. Secondo l’assessore ai lavori pubblici Antonio Genovese si tratta di una problematica superabile, che non costringerà l’amministrazione ad attendere la rimozione della bomba; ma l’assessore ammette allo stesso tempo che qualche intralcio resta da risolvere.

Innanzittutto manca ancora la segnaletica, mentre la nuova ditta al lavoro deve ancora ottemperare alle prescrizioni del provveditorato alle opere pubbliche; quest’ultimo dovrà poi effettuare un sopralluogo per la verifica e il collaudo dopo il completamento degli ultimi interventi.

Ma perfino la D’Agostino non ha concluso la sua parte di lavoro. Nella scala che porta in piazza Libertà doveva essere montata una copertura in vetro; la ditta non è riuscita a realizzarla come la soprintendenza aveva richiesto e ne sta ultimando un’altra che poi dovrà ottenere il via libera. Insomma tra passaggi tecnici e quelli burocratici-amministrativi ci vorranno altri mesi prima di poter attraversare il sottopasso in auto, sempre che tutto vada a buon fine, anche se Genovese resta piuttosto ottimista

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