Caos scuole, la preside Tarantino precisa: “A Mercogliano le lezioni non si sono mai fermate”

La dirigente degli istituti scolastici di Mercogliano precisa che, nonostante i giorni di chiusura della scuole predisposti dal sindaco D'Alessio a causa dell'emergenza Covid, le lezioni non si siano mai fermate, garantendo il diritto allo studio attraverso la Dad

Riceviamo e pubblichiamo dalla dirigente scolastica delle scuole di Mercogliano Alessandra Tarantino in merito al nostro articolo sulla chiusura degli istituti del comune:

Come si può affermare “…per gli alunni del Dorso si tratta della seconda settimana consecutiva
senza scuola” riferendosi ad una Istituzione Scolastica che
dal 5 marzo 2020 non ha MAI sospeso il proprio servizio di istruzione ad una platea scolastica
di circa 900 alunni
e durante i periodi di Didattica a distanza ha:

  • Concesso in comodato d’ uso ai propri alunni più di 40 dispositivi informatici per consentire
    loro di seguire la Didattica a distanza
  • Garantito il monte ore settimanale di tutti gli ordini di scuola e per tutti i Tempi scuola (dai
    Tempi normali, ai Tempi prolungati e Tempi pieni)
  • Garantito ai propri alunni le ore pomeridiane di assistenza allo studio
  • Svolto tutti i progetti extracurriculari programmati
  • Messo a disposizione della propria Utenza uno Sportello ascolto
  • Continuato con passione a seguire gli alunni che studiano strumento musicale, realizzando
    video multiscreen
  • Favorito le attività in sede degli alunni diversamente abili e degli alunni con BES

La conclusione dell’articolo “… nega il diritto allo studio dei loro ragazzi” non corrisponde
assolutamente a quanto la Scuola continua a realizzare quotidianamente, pur tra mille difficoltà e
offende non solo questa Istituzione, da sempre attenta alla formazione non solo scolastica, ma anche
e soprattutto civica degli alunni e dei futuri cittadini, ma tutta la Comunità di Mercogliano che viene
rappresentata come inerme di fronte ad un diritto negato.
Si sottolinea, infine, che questa dirigenza non ha ingaggiato nè un “duello” tantomeno un “braccio di
ferro” con l’Amministrazione comunale, ma ha intrapreso un percorso di chiarimento
sull’ammissibilità e conformità di specifiche procedure organizzativo-didattiche.

Questo recita il comunicato. Precisiamo in merito che l’articolo in questione non aveva intenzione di screditare il lavoro quotidiano della scuola e degli insegnanti che dall’inizio della seconda ondata stanno facendo salti mortali ovunque per assicurare il diritto allo studio ai propri studenti. Se per caso sia passato erroneamente un messaggio contrario ci scusiamo con tutti i docenti e i dirigenti in questione.

Ma nemmeno si possono trascurare le opportunità, a partire da quelle sociali, che vengono negate attraverso l’opzione Dad, e anche le difficoltà di apprendimento che si riscontrano nelle classi degli alunni più piccoli, accertate anche dal Miur, che non a caso insiste sulla didattica in presenza, garantita tra l’altro senza interruzioni in tutte le scuole d’Italia. Per non parlare dell’infanzia, dove la Dad non è, naturalmente, nemmeno contemplata.

Infine, in merito alla chiosa finale, in cui la preside ci rimprovera per aver utilizzato le parole “duello” e “braccio di ferro” per descrivere il rapporto che si è venuto a creare tra lei e il sindaco D’Alessio per la mancata applicazione della Dad a richiesta, ricordiamo che il primo cittadino era arrivato al punto di minacciare di portare il caso in procura. Se ci siamo espressi male, chiediamo alla dirigente quali potessero essere le parole appropriate.

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