“Tutto cambia affinchè nulla cambi”: piano di zona, siamo alle solite

Programmazione 2018(!) ancora ferma al palo, otto milioni di euro destinati alle politiche sociali restano bloccati. Con la nuova azienda consortile non è cambiato granchè nel settore: e il sindaco di Capriglia fa la voce grossa per cercare di smuovere il nuovo impasse

“Se vogliamo che tutto rimanga così com’è, bisogna che tutto cambi”. L’intramontabile motto gattopardesco ben si addice al piano di zona di Avellino, l’ente d’ambito che si occupa delle politiche sociali del capoluogo e di altri 15 comuni consorziati.Si attendeva con ansia il varo della nuova azienda consortile, attraverso cui dare vigore e progettualità ad attività e servizi mai decollati, con conseguente spreco immane di risorse finanziarie, il tutto appannaggio delle solite cooperative che da dieci anni si assicurano sempre gli stessi appalti di cui non si vedono frutti, creando una zona d’ombra dove non c’è alcuna rendicontazione del lavoro svolto ma in compenso si giostrano assunzioni a piacimento.
Questo era il passato che l’azienda consortile avrebbe dovuto spazzare via, iniziando ad assicurare servizi degni di questo nome alle famiglie bisognose, ad anziani, bambini e disabili.
Ed invece dallo scorso 31 dicembre, quando i sindaci hanno approvato all’ultimo minuto in via telematica in una sorta di blitz di capodanno il primo bilancio della nuova struttura, non si è mosso più nulla; beandosi del fatto di aver assicurato come sempre i principali servizi alle stesse coop a metà dello scorso anno, l’amministrazione Festa sembra non aver ritenuto più una priorità le politiche sociali, lasciandole navigare a vista come sempre.
Basti pensare che alla guida del consorzio anzichè un direttore generale con un curriculum ed esperienza nel settore, il sindaco di Avellino ha preferito lasciare il segretario generale del comune Vincenzo Lissa, un ottimo dirigente indubbiamente, ma esperto di contabilità e finanza: le politiche sociali, per la delicatezza del compito che dovrebbero assolvere, hanno bisogno di ben altro.
Tanto è vero che di progetti e programmi non se ne vedono nemmeno l’ombra, e in questi ultimi due mesi i sindaci non hanno visto nemmeno i primi passi dell’azienda, necessari per attivarla.
Nessuna sostituzione di Aufiero nel nuovo Cda, nessun piano di programma nè contratto di servizio, nessun verbale pubblicato dei primi documenti prodotti, non si conosce il budget economico triennale nè il piano degli indicatori di bilancio. Tutti documenti indispensabili e così il presidente dell’assemblea dei sindaci, il primo cittadino di Capriglia Nunziante Picariello, ha chiesto urgenti chiarimenti ai dirigenti del comune di Avellino, pretendendo in tempi brevi tutte le carte, sempre che siano state redatte.
In tutto questo, ricordate l’annuncio del sindaco Festa sulla programmazione del 2018 (ebbene sì, avete letto bene, 2018 quando siamo nel 2021, tanto per farvi capire quanto si viaggi a rilento nel settore) da 8 milioni di euro? E’ passato un anno e l’annuncio, seppur bellissimo, è rimasto un semplice annuncio.

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