Il decreto sostegno è in arrivo: Sospensione delle cartelle esattoriali sino al 30 aprile, saldo e stralcio di tutte le cartelle dal 2000 al 2015

Confermati contributi a fondo perduto per tutte le partite iva con ricavi non superiori a 5milioni e perdute di almeno il 33%. Coinvolti, dunque, anche ad autonomi e professionisti. I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro

La bozza preliminare del decreto Sostegno, ormai in dirittura d’arrivo, consta di 26 articoli. Certa la sospensione di tutte le cartelle già inviate fino alla data del 30 Aprile mentre si fa strada l’ipotesi dello stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015. Nello specifico, nel decreto non si specifica l’importo delle cartelle prese in considerazione ma nella relazione tecnica sono elencate 6 ipotesi: 3.000 euro, con un costo per lo Stato pari a 730 milioni; 5.000 euro, con un costo di 930 milioni;10.000 euro, con un costo di 1,5 miliardi; 30.000 euro, con un aggravio di circa 2 miliardi; 50.000 euro, in questo caso di 2,3 miliardi. Infine, nel caso della cancellazione di tutte le cartelle dei 15 anni, il costo per lo Stato si aggirerebbe sui 3,7 miliardi.

Venendo, poi, ai contributi a fondo perduto su conferma l’estensione a tutte le partite iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e perdite di almeno il 33%, a prescindere dal codice Ateco. Coinvolti, dunque, anche ad autonomi e professionisti. I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro. L’ammontare è calcolato in base alla differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019 applicando tre percentuali: 20% per le imprese con ricavi o compensi nel periodo di imposta 2019 non superiori a 400.000 euro, 15% per quelle con ricavi fino a 1 milione e 10% fino a 5 milioni.

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