Il comune di Avellino vende: beni all’asta per oltre 10 mln di euro

L'amministrazione Festa dà seguito al proprio piano di alienazioni, programmato per rimpinguare le casse in rosso di palazzo di città. In vendita 40 lotti: il più importante, dal valore di 7 milioni di euro, mette assieme i diritti edificatori del comune all'interno del parco dell'autostazione

Il comune di Avellino prova a rimpinguare le proprie casse in rosso mettendo all’asta beni di sua proprietà dal valore totale di oltre 10 milioni di euro. La decisione rientra nel piano di alienazione già previsto e presentato a suo tempo dall’amministrazione Festa, un programma che ora trova concretezza anche se bisognerà vedere con che risultati, ovvero quanti cittadini e imprenditori siano interessati al patrimonio messo in vendita.

Quaranta in tutto i lotti che palazzo di città ha deciso di cedere attraverso asta pubblica, che è stata fissata il prossimo 22 aprile e si svolgerà nella sede del municipio. Il lotto di maggior interesse sono i terreni comunali che ricadono nel parco dell’autostazione, o quartiere Ni01 che dir si voglia, laddove si innalzano le torri del Centro Sefin realizzate dalla D’Agostino Costruzioni, quasi 14mila metri quadri di diritti edificatori che vengono messi in vendita a partire da una base d’asta fissata a 6 milioni e 840mila euro; tra i beni di maggior valore rientrano anche dei terreni a Pianodardine, una serie di aree edificabili a Rione Mazzini, via Zoccolari nei pressi dello stadio, a Picarelli, oltre a quattro ex scuole ormai non più utilizzate dai tempi del terremoto, a causa dei danni subiti: l’edifico scolastico di via Cesine, quello di via Pianodardine, quello di via Laurenzana e infine anche l’ex asilo nido di via Palatucci, per cui l’amministrazione richiede una cifra di poco superiore agli 800mila euro

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