Decesso 89enne, battaglia legale con il medico di base

Battaglia legale tra il medico di base e i familiari di una donna di 89 anni di Manocalzati, allettata da tempo e deceduta in casa lo scorso 12 febbraio. L’accusa: condotta omissiva della dottoressa che l’aveva in carico. La difesa: tutto falso. Ieri la riesumazione del cadavere e l’esame autoptico. Dramma nel dramma, ancora ieri, in coincidenza con l’autopsia, è deceduto al Moscati il marito della 89enne. Sembra profilarsi anche qui il ricorso dei familiari alle vie legali.

 

Omicidio colposo, morte come conseguenza di altro reato e omissione in atti d’ufficio: sono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Avellino nei confronti di un medico di base per il decesso di una anziana donna D.I.P. le inziali originaria di Torre le Nocelle e da anni residente a Manocalzati. Si tratta di una 89enne gravemente ammalata, allettata, la morte è avvenuta il 12 febbraio scorso:  i parenti che si sono rivolti all’avvocato Danilo Iacobacci hanno chiesto di conoscere le cause del decesso. La riesumazione della salma, ora l’esame autoptico, che si è svolto ieri pomeriggio presso l’ospedale di Solofra, medico legale Carmen Sementa, dovrà chiarire cosa  è accaduto: i familiari hanno sporto denuncia per la condotta, secondo loro omissiva, della dottoressa di base che si sarebbe rifiutata di visitare l’anziana compromettendone il quadro clinico già complicato. La dottoressa, difesa dagli avvocati Rosangela De Feo e Gaetano Napolitano, respinge le accuse e sottolinea di non essere mai venuta meno al suo compito prescrivendo quando necessario visite specialistiche o assunzione  di farmaci. Ieri intanto è deceduto anche il marito dell’anziana: anche in questo caso la famiglia vuole vederci chiaro. Chiesto l’intervento delle autorità competenti, ieri il sequestro della salma con l’intervento dei carabinieri: l’uomo, 85enne, che era stato ricoverato dal 26 febbraio al 17 marzo presso il reparto di medicina interna del Moscati era tornato a casa, ma per le condizioni di salute il 19 marzo era stato necessario riportarlo presso il nocosomio in  Contrada Amoretta. E’ spirato ieri presso il pronto soccorso. Poco dopo i parenti hanno sporto denuncia  presso la stazione carabinieri di Avellino.

I commenti sono chiusi.