In maggioranza ora volano stracci, i dissidenti replicano ai colleghi: “Non decidono loro chi sta col sindaco”

Botta e risposta all'interno della maggioranza del sindaco Festa. Dopo il voto dei dissidenti nelle commissioni che ha favorito la minoranza, i colleghi hanno sostenuto che questi dovessero passare all'opposizione. Piccata replica del gruppo "Libertà è partecipazione"

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri che compongono il gruppo misto “Libertà è partecipazione” all’interno del consiglio comunale di Avellino, Alessandra Iannuzzi, Gennarco Cesa e Carmine DI Sapio:

 

“Alla luce di quanto emerso in queste ore, in merito al reinsediamento delle
commissioni consiliari permanenti e ad alcune opinabili dichiarazioni rilasciate alla
stampa da qualche consigliere comunale di maggioranza, ci preme fare alcune
precisazioni.
Lo scorso 22 marzo, dopo oltre tre mesi dalle dimissioni da parte di alcuni membri
dell’opposizione dalle commissioni consiliari, finalmente in Consiglio comunale si è
approvato il nuovo schema, concordato in capigruppo, affinché gli organismi
potessero reinsediarsi. Successivamente, i consiglieri di maggioranza Gennaro Cesa
e Alessandra Iannuzzi , fuoriuscendo dai rispettivi gruppi di appartenenza, hanno
dato vita al gruppo consiliare “Libertà è Partecipazione” , insieme a Carmine Di
Sapio , già componente del “Gruppo misto”. Tre consiglieri eletti tra le fila della
maggioranza, che hanno votato le linee programmatiche e che hanno confermato
anche in Consiglio la loro adesione alla maggioranza. Pertanto la nascita del nuovo
gruppo consiliare non ha in alcun modo intaccato il rapporto 3:2 fra maggioranza e
opposizione previsto dal nuovo schema per ognuna delle sette commissioni.
Nei giorni scorsi, prima di procedere al reinsediamento delle commissioni, con
annesse votazioni per le presidenze, abbiamo esposto al Sindaco un problema
interno alla IV Commissione (Lavori Pubblici, Periferie, Igiene e Sanità, Ambiente
ed Ecologia), nella quale non sempre erano state garantite le lecite richieste di
verifica e controllo avanzate da alcuni componenti. Il Sindaco si è dimostrato
comprensivo rispetto alla nostra istanza, salvo poi non aprire alcuna discussione
interna alla maggioranza. Questa mattina ci è stata comunicata una richiesta di rinvio
delle commissioni da parte degli altri capigruppo di maggioranza, dettata da
motivazioni assai aleatorie, che non abbiamo ritenuto opportuno accogliere, per non
paralizzare ulteriormente l’importante attività degli organi consiliari.
Si sono così potute insediare solo tre commissioni su sette. La presidenza della II
Commissione, quella relativa alla Trasparenza, come da prassi, è stata accordata alla
minoranza, mentre nella IV Commissione si è proposto, ed è stato eletto, in quanto
componente di maggioranza, il nostro consigliere Carmine Di Sapio. Discorso un po’
diverso per la VI Commissione (Sviluppo Economico, Coordinamento Attività
Produttive e Commerciali, Mobilità Urbana, Promozione della Città, Turismo e
Cultura), per la cui presidenza Alessandra Iannuzzi aveva già annunciato in Consiglio
comunale di non volersi riproporre. Una volta insediata la commissione, però, la
consigliera di “Avellino Vera” Francesca Medugno ha preso la parola, ribadendo
quanto già dichiarato agli organi di informazione, ossia di non riconoscere la
consigliera Iannuzzi come parte della maggioranza e che, pertanto, il rapporto di​
proporzionalità all’interno della commissione a suo avviso non fosse rispettato,
motivando così l’abbandono dell’aula da parte sua e della consigliera di “Ora
Avellino” Francesca De Vito .
Peccato, però, che non sia la consigliera Medugno a dover stabilire chi sia o meno
membro della maggioranza, ma piuttosto il voto favorevole alle linee
programmatiche e la fiducia al Sindaco espressa in aula. Ragion per cui, avendo già
annunciato pubblicamente di non volersi riproporre per la guida della commissione e
non rinvenendo significativi motivi per bloccare ulteriormente il lavoro
dell’organismo consiliare, la consigliera Iannuzzi ha dovuto necessariamente votare
per la presidenza il candidato indicato dall’opposizione.
Questa è la semplice cronaca dei fatti e ci dispiace che il nostro rapporto di lealtà e
correttezza verso l’Istituzione prima, e verso il Sindaco poi, venga messo in
discussione e strumentalizzato per ragioni a noi del tutto oscure”.

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