Festa, messaggio ai suoi: “Rimpasti e verifiche roba da Prima Repubblica”

Il sindaco di Avellino smentisce ogni ipotesi di crisi amministrativa: "La mia maggioranza è solida è compatta e non ci sarà nessun rimpasto". Riaffermati gli ottimi rapporti con gli alleati Petitto e D'Agostino

Il sindaco Gianluca Festa non guarda in faccia a nessuno e tira dritto davanti alle richieste dei suoi consiglieri. Ieri un’altro segnale del malcontento che si respira in maggioranza, con i leader della coalizione che hanno disertato in blocco la capigruppo, mortificando anche il lavoro e il ruolo del presidente del consiglio comunale Ugo Maggio e lanciando l’ennesimo segnale al primo cittadino.

Festa fino ad oggi ha continuato a negare ogni possibilità di confronto e di chiarimento con i suoi, che hanno richiesto una verifica interna che determinasse nuovi equilibri dopo che i dissidenti Di Sapio, Cesa e Iannuzzi hanno formato il gruppo misto. In più continuano a registrarsi frizioni tra l’assessore al patrimonio Luongo e il sindaco Gianluca Festa; effervescente anche il clima all’interno del gruppo dei petittiani, con gli assessori di riferimento Laura Nargi e Geppino Giacobbe finiti sul banco degli imputati.

Insomma un tutti contro tutti in cui in primis si lamenta la scarsa condivisione del sindaco sulle scelte amministrative, che finora non hanno raccolto i successi sperati anzi; dietro però si celano piccole e talvolta meschine ambizioni personali dei vari protagonisti. Il sindaco lo sa bene, e sa anche che cedere vuol dire aprire il mercato. Per ora la scelta di Festa è di guardare oltre, mandando allo stesso tempo segnali di stima agli alleati Petitto e D’Agostino, con cui ultimamente i rapporti si sono raffreddati, quasi una maniera di scavalcare i consiglieri per un richiamo dall’alto: in attesa di un chiarimento definitivo il segnale è chiaro, si va avanti senza fermarsi. Chissà se i suoi si accontenteranno anche questa volta della classica pacca sulla spalla

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