Moscati, il centro servizi bloccato per i problemi dell’impresa appaltatrice: ma fino a quando l’attesa?

Città ospedaliera di Avellino. Bloccato da troppo tempo ormai il canitere del centro servizi a causa dell'impresa appaltatrice finita in concordato preventivo. Ma fino a quando si potrà attendere? Per ora l'unica certezza è che l'area della foresteria verrà trasformata in parcheggio per i dipendenti. A maggio il Moscati potrebbe iniziare a guardarsi intorno, cercando nuovi imprenditori

Continua a rimanere bloccato il cantiere del centro servizi del Moscati, privando la cittadinanza di una serie di funzionalità connesse all’ospedale. A partire dal parco che doveva essere realizzato di fronte all’ingresso, per ora completato a metà e dove solo oggi finalmente sono state eliminate le prime transenne, restituendo in parte quel minimo di decoro che merita la cittadella ospedaliera. Ma la foresteria per i parenti dei malati, l’asilo nido per venire incontro alle esigenze dei dipendenti e il piccolo centro commerciale a supporto del nosocomio, che dovevano essere realizzati sopra al parcheggio multipiano, sono diventati quasi un’utopia, con i lavori fermi da un paio d’anni

Se il cantiere non fa un passo la causa è nelle difficoltà economiche in cui è incappata la Pessina costruzioni, colosso nazionale del settore edilizio che si aggiudicò l’appalto del project financing del centro servizi, ma che è finita in concordato preventivo, sull’orlo dunque dal fallimento. A gennaio l’ospedale attendeva risposte in merito, la Pessina ha rinviato a maggio, mese in cui si terrà l’udienza decisiva dove si valuterà se il piano di concordato portato avanti stia garantendo la necessaria sostenibilità alla ditta.

In caso affermativo, il Moscati chiederà di riprendere subito i lavori, altrimenti gli uffici di contrada Amoretta dovranno cercare un’altra soluzione. Avviando una manifestazione d’interesse alla ricerca di nuovi imprenditori pronti a subentrare nel project. E la stessa Pessina sarebbe già stata contattata nei mesi scorsi da importanti impresari locali. Nel frattempo alla città tocca aspettare l’evolversi della situazione

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