Scempio Fenestrelle, privato denunciato e ora indagini su tutto il torrente

La devastazione delle sponde del Fenestrelle: i lavori non avevano nessuna autorizzazione. A confermarlo è il comandante dei carabinieri forestali Fernando Sileo, che ha denunciato il privato che li ha fatto e inviato gli atti alla procura. E annuncia controlli a tappeto lungo l'intero torrente. Il sindaco Festa si rifiuta invece di rispondere alla domande sul caso, l'ambientalista Santinelli lo incalza: "Provveda a una clausola di salvaguardia, così si fanno solo gli interessi dei privati"

Il sindaco di Avellino preferisce svignarsela davanti alle domande sul Fenestrelle, forse l’argomento non gli aggrada, non è probabilmente troppo enjoy. Fortunatamente a fare il proprio dovere ci hanno pensato i carabinieri forestali di Avellino, che in merito alla devastazione delle rive del torrente si sono subito messi in azione e individuato il privato che ha compiuto lo scempio ambientale in un’area demaniale. Per lui è scattata una denuncia per occupazione abusiva, deturpamento di bellezze naturali, violazione del vincolo paesaggistico e urbanistico, furto. E la questione è stata segnalata alla procura, che aprirà un’inchiesta.

“E’ stato fatto un lavoro in una maniera scriteriata”, le parole che ci ha rilasciato al telefono il comandante dei carabinieri forestali Fernando Sileo, “denudare così una superficie, senza criterio, comporta seri rischi da un punto di vista del dissesto idrogeologico. L’uomo ha proceduto senza nessuna autorizzazione”, conferma il miltare, che annuncia controlli rigorosi su tutto l’alveo fluviale. “Quel torrente subisce troppe aggressioni, anche dal punto di vista dell’inquinamento. Inizieremo una serie di controlli capillari sul comportamento dei privati, chiederemo il coinvolgimento anche di comune e genio civile. Abusi così non possono essere tollerati”, conclude il comandante.

Altro che parco del Fenestrelle quindi, il torrente e le sue sponde sembrano una zona franca dove ognuno può fare ciò che vuole, senza controlli degli enti preposti. L’ambientalista Ugo Santinelli denuncia la commistione tra interessi privati e una classe politica indifferente, e pretende parole chiare dal comune

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