Lo spettacolo indegno dei ruderi della villa romana sommersa da erbacce e rifiuti

Accade a Solofra alla frazione Sant'Agata irpina. Per il rilancio e la valorizzazione di quest'area, nel tempo, sono stati avanzati tanti progetti ma alle parole non sono mai seguiti i fatti

Erbacce e rifiuti cingono d’assedio i ruderi della villa romana in località Tofola a Solofra. Si tratta dei resti, di età imperiale, di una delle tante fattorie abitate da contadini-soldati che avevano il doppio ruolo di difendere le terre e di coltivarle. A prendersi cura del sito, oggi, dovrebbero essere il comune di Solofra e la Soprintendenza ai beni archeologici ma lo stato dei luoghi dimostra che questo bene è completamente abbandonato. Quel che resta della villa è infatti sommerso dalle erbacce che crescono in maniera rigogliosa.

Qua e là spuntano cumuli di rifiuti. Abbandonare qui immondizia, del resto, è semplice. La recinzione ed il Il cancello che delimita l’area, complice una serratura ormai divorata dalla ruggine, resta spalancato e chiuque può accedere al sito archeologico. A proteggere i ruderi dalle intemperie c’era una copertura che però, irponia della sorte, il vento ha divelto. E non è stata mai riparata. Anche il cartello con le informazioni sul sito archeologico è sbiadito e danneggiato.

Per il rilancio e la valorizzazione di quest’area, nel tempo, sono stati avanzati tanti progetti. Si pensò di realizzare qui degli orti sociali. Tante proposte, tante idee che però non si sono mai tramutate in interventi concreti.

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