Disoccupazione, cassa integrazione, licenziamenti e assunzioni: istantanea in numeri dell’Irpinia del Lavoro dopo un anno di pandemia

Il 50% dei nostri giovani è senza lavoro, 47mila disoccupati censiti e 20mila sfiduciati. Solo lo scorso mese 620mila milioni di ore di cassintegrazione, 50mila di cassa Covid evase. Picco di licenziamenti e timidi segnali di ripresa

A fronte di una forza lavoro di 319.000 persone, nella piccola Irpinia hanno un impiego solo 151mila unità alle quali vanno aggiunti gli autonomi e le partite iva per una platea di 33mila lavoratori. Secondo l’Istat la disoccupazione generale è al 15 per cento, mentre quella giovanile raggiunge la drammatica soglia del 50 per cento. I disoccupati attualmente censiti sono circa 47.000 persone, a cui si aggiungono 20.000 giovani sfiduciati, tra i 16 e i 32 anni, che non studiano e non cercano un lavoro.

I numeri più spaventosi, in tale quadro, riguardano i cassintegrati. Lo scorso mese, secondo l’Inps, in Irpinia sono state autorizzate complessivamente 620,4milioni di ore di cassa, con un incremento del 293,1 per cento rispetto a febbraio. Le domande evase di Cig Covid sono state più di 50mila.

Venendo ai licenziamenti, quelli che hanno già visto cessare il proprio contratto, e che nel 2020 hanno attivato l’indennità mensile di disoccupazione sono risultati già 30mila contro le 23mila del 2019. Oggi, a fronte di 6mila pratiche in più, l’importo erogato risulta di 72milioni.

Per quel che concerne le assunzioni, invece, si registrano primi segnali positivi. Secondo le proiezioni realizzate da Unioncamere con il supporto della Camera di COmmercio, sono 1440 le assunzioni programmate dalle imprese irpine per aprire e 4590 per il trimestre aprile – giugno. Ci sarebbero, insomma, 220 contatti di lavoro in più rispetto al mese precedente.

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