Raccordo Sa-Av, la lunga strada dei rifiuti
La ripresa del turismo "mordi e fuggi" non ha fatto altro che acuire il problema
In Irpinia e sul monte terminio torna il turismo mordi e fuggi della domenica. E sulle piazzole di emergenza del raccordo Salerno-Avellino crescono i cumuli di rifiuti tanto da renderle sempre più simili a delle microdiscariche. Bottiglie, piatti di plastica, residui di cibo, sacchetti dei rifiuti, resti di pic-nic abbandonati lungo l’arteria autostradale che corre tra Avellino e Salerno. Un segno di inciviltà e degrado. Ma anche un attentato all’incolumità dei tanti automobilisti che quotidianamente percorrono il raccordo. Quelle stoviglie sporche, quei resti di cibo abbandonati al margine della carreggiata attirano animali che possono essere causa di incidenti. Un problema antico, quello dell’abbandono dei rifiuti lungo il raccorfo. E non c’è intervento di rimozione che tenga. L’Anas – ente gestore dei due tratti stradali – non fa in tempo a ripulire le piazzole di sosta che i furbetti del sacchetto tornano a colpire. In barba alla cartellonistica, pure presente, che vieta l’abbandono dei rifiuti. Per scoraggiare gli incivili, in passato, si era parlato della possibilità di installare delle fototrappole. Ma fino ad ora nulla è stato fatto.
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