Sant’Angelo dei Lombardi conferisce la Cittadinanza Onoraria all’Arma dei Carabinieri

La cerimonia si è tenuta nella splendida cornice dell'Abbazia del Goleto. L' omaggio in occasione dei 40 anni dal sisma del 1980. L'Arma da sempre vicina ai cittadini. La targa consegnata al Generale Stefanizzi

Irpinia 1980- 2020 , 40 anni dal sisma che segnò tragicamente il destino di un’intera provincia. Il comune di Sant’Angelo dei Lombardi , uno dei più colpiti dal terremoto, completamente raso al suolo, che contò 482 vittime, ha conferito la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri. Una cerimonia che si doveva tenere nel novembre scorso,in occasione del 40° anniversario del sisma dell’80 e che  a causa dell’emergenza sanitaria è stata rinviata . Presso l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi è stata la Fanfara del X Reggimento Carabinieri ad aprire la solenne cerimonia  con la presenza dei massimi esponenti provinciali dell’Arma  e dei Generali Maurizio Stefanizzi , Comandante della Legione Campania e Angelo Agovino, Vice Direttore Vicario dell’Aise , all’epoca del terremoto alla guida del  Comando Provinciale Avellino. Presenti anche i sindaci dell’Alta Irpinia, gli amministratori locali , il prefetto di Avellino ,Paola Spena , l’Arcivescovo Mons. Pasquale Cascio.  Una manfestazione piena di emozioni anche per le testimonianze dirette di chi , in quel tragico evento ,perse i propri familiari.  Anche l’Arma pagò un prezzo in termini di vittime: morirono 7 militari  tra cui il comandante della compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi Il Capitano Antonio Pecora. Il terremoto del 23 novembre 1980 fu  un disastro che provocò quasi tremila vittime , i soccorsi resi ancora più difficili dall’assenza di strutture di emergenza sul territorio , non c’era la Protezione Civile che nacque subito dopo grazie alla legge Zamberletti, e non c’era un volontariato organizzato e ramificato in grado di raggiungere i vari comuni colpiti dal  terremoto e bisognosi di soccorso. Il ruolo dell’Arma in quell’occasione  fu dunque fondamentale così come lo è anche oggi.

(interviste a Marco Marandino, Rosanna Repole, Luigi Bramati e Maurizio Stefanizzi)

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