Scavi di Aeclanum: vergognoso abbandono. Soprintendenza latitante, la denuncia del comune
Il parco archeologico versa in una condizione di grave incuria. L’assessore D’Ambrosio chiede il ripristino della fruibilità del sito invaso dalle erbacce e denuncia il rischio incendi. La Soprintendenza non risponde
Sotto un immenso campo di grano , erbacce, spterpaglie e rovi si trova il sito archeologico di Aeclanum, uno dei parchi più interessanti e belli d’Irpinia, di straordinaria importanza storico-archeologica, che ha riportato alla luce una città romana ma anche tracce di una frequentazione sannitica antecendente all’epoca romana. Un’attrazione turistico culturale di enorme importanza …se si potesse vedere e visitare. Ma lo stato in cui versa il parco archeologico di Aeclanum ,presso il quale prestano servizio 5 operatori tra custodi e addetti ai reperti , è sconcertante . L’area non è completamente recintata, chiunque può accedere attraverso alcuni varchi laterali , non protetti .Nonostante i ripetuti ed insistenti solleciti ,sia telefonici che scritti , da parte del comune di Mirabella alla Soprintendenza, l’indifferenza continua farla da padrona e le erbacce a crescere sempre di più. L’assessore ai beni culturali, Raffaella D’Ambrosio, indignata, ha denunciato il grave stato di abbandono in cui versa il parco di Aeclanum in una lunga lettera inviata alla Soprintendenza in cui sottolinea anche il grave pericolo incendi a causa della mancata manutenzione del sito archeologico.
(intervista a Raffaella D’Ambrosio)
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