E’ morto l’attore Libero De Rienzo, la salma a Paternopoli il paese dei suoi

Cordoglio nel mondo dello spettacolo e in Irpinia per la morte improvvisa, causata da un infarto, dell'attore e sceneggiatore Libero De Rienzo. Aveva solo 44 anni. La salma sarà inumata a Paternopoli, paese d'origine della sua famiglia paterna e dove è seppellita anche la madre

È morto a soli 44 anni, stroncato da un infarto, l’attore Libero De Rienzo. Un lutto che ha colpito l’intero mondo dello spettacolo italiano ma che segna nel profondo anche la comunità di Paternopoli.

Le origini dell’attore napoletano sono infatti irpine, era paternese il nonno Pasquale De Rienzo, contadino, una vita passata facendo su e giù tra il suo paese e Napoli dove andava a vendere le sue noci. Durante uno di questi viaggi incontrò poi la sua futura moglie, una insegnante napoletana.

Il nonno di Libero era soprannominato “Bellomunno” per la sua bellezza (paragonato, in dialetto, a Jean Paul Belmondo), “era bello come un attore” dicevano di lui le sue compaesane, dote che poi ha trasferito ai suoi eredi. Pasquale De Rienzo assieme alla sua sposa diede alla luce tre figli: Giuseppina, diventata poetessa, Gigi, uno dei bassisti  più virtuosi d’Italia, suonò una vita al fianco di Pino Daniele, e Fiore, il padre di Libero, una carriera luminosa come dirigente Rai, celebre volto e giornalista per anni della trasmissione ‘Chi l’ha visto?’.

Spettacolo e arte si respiravano in casa De Rienzo e non a caso Libero intraprese, con successo, la carriera di attore: celebre la sua interpretazione, quando era ancora giovanissimo, della vita del giornalista Giancarlo Siani nel film di Marco Risi “Fortapasc” che lo lanciò. Vincitore di due David di Donatello, tra i suoi lavori successivi si ricordano, tra gli altri, “Smetto quando voglio” del (2014) e nel 2019 il film “A Tor Bella Monaca non piove mai”.

Libero De Rienzo era nato nel quartiere popolare di Forcella a Napoli, dove si era trasferito il padre Fiore; a soli due anni poi il successivo trasloco a Roma, dove crebbe e iniziò, a metà degli anni 90, la sua luminosa carriera, interrotta ora da questo malore improvviso.

Era sposato con la costumista Marcella Mosca, lascia due figli di 6 e 2 anni.

Non aveva mai dimenticato l’Irpinia e Paternopoli, dove il padre lo accompagnava spesso quando era piccolo; nel cimitero del paese, oltre il nonno, è seppellita anche sua madre, napoletana ma talmente legata al marito che decise di farsi tumulare nel cimitero del suo comune d’origine.

Lì accanto, a breve, gli farà compagnia il figlio, dopo la benedizione del parroco del paese Don Rocco Salierno

 

Alcune immagini del servizio che riprendono l’attore sono state prese da un’intervista realizzata da SpettacoloMania.it

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