Politiche sociali commissariate, Festa: “Siamo sotto attacco politico”

Il sindaco Festa replica in diretta facebook (che lui ormai chiama conferenza stampa senza però la stampa e le domande) alla decisione della Regione di commissariare il piano di zona. "Con me i servizi sono nettamente migliorati, pago la mia autonomia decisionale che il Gran Ducato DeLuk non tollera" le sue parole

Il piano di zona descritto come fosse una partita di Risiko. In questa sorta di Vietnam politico-amministrativo, sotto le “bombe” di Palazzo Santa Lucia, ci sarebbe il sindaco Gianluca Festa.

E’ questa la lettura che dà il primo cittadino rispetto alla decisione della Regione di voler commissariare il piano di zona di Avellino e dei 15 comuni appartenenti all’ambito. “Siamo sotto attacco politico, il Gran Ducato DeLuk mi minaccia sventolando il commissariamento perchè non sono un servo sciocco; a Napoli evidentemente dà fastidio la mia autonomia decisionale” sostiene il sindaco provando a giustificare quali sarebbero i veri motivi dietro la scelta della Regione.

Lo fa durante la sua diretta facebook, convocata ad horas, e che lui definisce “conferenza stampa”, naturalmente dimenticandosi la parte più importante degli incontri coi giornalisti, quella delle domande a cui il primo cittadino ormai è diventato allergico. Più comodo, ovviamente, andare avanti con i monologhi.

E durante il soliloquio di ieri sera, Festa ha spiegato che le politiche sociali funzionerebbero alla grande da quando c’è lui. “E’ stata triplicata, in termini di ore, l’assistenza specialistica scolastica per i bambini autistici, sono state attivate due ludoteche, mentre continuano i servizi Sad e Adi, così come i contributi per gli affidi familiari” sostiene il sindaco riferendosi ai servizi offerti dal piano d’ambito.

Festa si dice pronto a presentare ricorsi all’eventuale commissariamento: “Aspettiamo con grande curiosità le sciocchezze scritte in questo documento, non ci faremo intimidire da questo gruppo moralista assetato di potere che vuole un posto in più nel Cda del Piano di zona addossando agli altri gravi responsabilità. È un atto scorretto a cui ci opporremo in ogni sede” le sue parole. “Quello che c’è scritto nel comunicato della Regione sono panzane – conclude – c’è stata una falsa partenza dell’azienda consortile perchè lo statuto che avevano preparato era illegittimo, abbiamo lavorato sodo migliorando moltissimo l’erogazione di tutti i servizi, se altre amministrazioni sono poco capaci di farli funzionare non è colpa nostra”, sostiene come se non fosse compito del capoluogo assicurarsi che i servizi funzioni bene su tutto il territorio.

“Non scopriamo oggi le posizioni politiche della Giunta De Luca, ma batterli è sempre bello perché così mi rafforzo”, chiude il suo ragionamento il primo cittadino, pronto a portare avanti lo scontro nei confronti della Regione. Le politiche sociali trasformate a campo di battaglia, sulla pelle dei cittadini più bisognosi

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