“Vivere ancora”, un monumento per ricordare i quaranta angeli di Acqualonga

A Monteforte irpino inaugurato il monumento per ricordare la tragedia che ha segnato l'Irpinia e la città di Pozzuoli

“Vivere ancora”, nel punto esatto dove otto anni fa, il 28 luglio del 2013, precipitò il bus di pellegrini dopo essere precipitato dal viadotto Acqualonga dell’A16 è nato un giardino della memoria. Una testimonianza di vita in un luogo segnato dalla morte di 40 persone.

Questi i nomi delle vittime di quell’immane tragedia: Immacolata Ambrosio, Anna Acquarulo, Assunta Artiaco, Gennaro Artiaco, Carolina Basile, Giovanni Basile, Salvatore Bruno, Luciano Caiazzo, Mario Caiazzo, Maria Carannante, Raffaela Chiocca, Giovanni Conte, Maria Luisa Corsale, Antonio Del Giudice, Silvana Del Giudice, Simona Del Giudice, Teresa Delle Cave, Salvatore Di Bonito, Filomena Di Paolo, Gennaro Esposito, Agnese Illiano, Barbara Illiano, Olga Iodice, Elisabetta Iuliano, Ciro Lametta, Giuseppina Lucignano, Anna Mirelli, Irene Musto, Procolo Paone, Pasquale Parrella, Anna Raiola, Teresa Restivo, Luigia Rocco, Antonietta Rusciano, Maria Rosaria Rusciano, Maria Elisabetta Russo, Alfonso Terracciano, Salvatore Testa, Vincenza Trincone, Biagio Vallefuoco.

Nomi incisi nel ferro di una sorta di altare che domina il giardino della memoria. Al centro quaranta barre di ferro di lunghezza differenti come differenti era l’età delle vittime. Ed il volto di una donna che guarda verso Pozzuoli a voler simboleggiare un legame con la città puteolana.

Tra i partecipanti alla inaugurazione di questo pomeriggio c’è la giovane Arianna. E’ tra i sopravvissuti. La nonna quando si rese conto di quello che stava accadendo la strinse tra le braccia e questo salvò la piccola. Allora appena dieci anni oggi diciottenne.

Commosso il ricordo del sindaco Costantino Giordano: “Saluto i quaranta angeli e mando loro un abbraccio denso di affetto e lacrime”.

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