I NUOVI BARBARI DEL VIRUS E LA POLITICA DELLE MEZZE MISURE

Come se non bastassero i No Vax a mettere a durissima prova la pazienza delle persone civili e responsabili che si sono vaccinate e rispettano le regole, a cominciare dall’uso della mascherina e dal distanziamento ove richiesto, ora a dargli man forte sono spuntati i “nuovi barbari” del No Tampone per evitare la quarantena e non rinunciare così alle vacanze. Si tratta dei soggetti che fanno il test rapido privato in presenza di qualche sintomo sospetto, lo scoprono positivo e si sottraggono all’obbligo del “molecolare” perché la conferma dell’infezione, a quel punto non più inconfessabile, li costringerebbe, appunto, ad osservare l’isolamento fino alla negativizzazione dell’esame.

L’edizione nazionale del “Mattino” di ieri ha opportunamente dato ampia evidenza alla notizia titolandola “in prima” e dedicandovi due pagine di approfondimento. La sostanza è che, secondo gli esperti, questa nuova categoria di Virus-occulti, ribattezzata “Imboscati del Covid”, conta già in Italia almeno centomila soggetti, che si vanno ad aggiungere al numero altissimo di “non tracciati”, realizzando in tal modo una massa critica di “epidemia sommersa” capace di perpetuare la “libera” circolazione del contagio. Insomma, bene che vada – sono ancora gli esperti a dirlo – questa anomalia comportamentale aggiuntiva contribuisce a frenare la corsa verso il raggiungimento dell’immunità di gregge in tempo utile, con tutto ciò che ne consegue.

La morale della cruda realtà dei fatti è che larga parte dei sacrifici che stiamo facendo da 18 mesi a questa parte possa essere vanificata dai comportamenti delle varie categorie di irresponsabili che popolano la nostra comunità nazionale.

Al riguardo è il caso di sottolineare un’anomalia nell’anomalia che rende ancora più dura la prova di pazienza delle persone normalmente civili al tempo del Covid: i comportamenti delittuosi dei barbari del Virus restano puntualmente impuniti. Provate a sfogliare le cronache della “nostra” pandemia. In alternativa, se non volete perdere tempo, provate a chiederlo alle autorità competenti dei vostri territori provinciali di appartenenza. Una domanda semplice-semplice: quante persone sono state sanzionate per inosservanza delle misure anti-Covid? Vi risparmiamo l’ozio burocratico dei vostri riferimenti istituzionali: la risposta è che siamo vicinissimi allo zero, percentuali da prefisso telefonico di Milano.

La ragione di questa assurda tolleranza fonte di disastri è essenzialmente una: l’omissione dei prescritti controlli, per incapacità dove non si tratti di deliberata non volontà di agire. Con un risultato complessivo decisamente paradossale: chi osserva con scrupolo le regole rinuncia perfino al minimo sindacale di normalità, e chi fa il suo porco comodo, mettendo a rischio la sicurezza del prossimo, continua a farla franca. È un po’ come la storia antica di chi paga le tasse, e lavora pertanto per sé e per la collettività, e di chi cinicamente le evade, potendo così ostentare ricchezze e benessere e restando (quai sempre) impunito, alla faccia dello Stato e del prossimo. Ma davvero l’andazzo può durare in eterno?

C’è un altro motivo alla base della mancata ottimizzazione dei risultati raggiunti nella guerra al Virus. È quello che il presidente della Campania – ovvero il De Luca vituperato e “macchiettizzato” dall’inconcludente, spocchioso e interessato intellettualismo (anche giornalistico) napoletano – ha ben inquadrato come la “politica delle mezze misure” dei governi centrali che si sono susseguiti dall’insorgenza della pandemia ad oggi. Mezze misure sull’uso delle mascherine, mezze misure sulla scuola, mezze misure sulle vaccinazioni (leggi mancata imposizione dell’obbligo), mezze misure sul green pass.

Peccato: avremmo potuto fare di più e meglio. Senza nulla togliere, in ogni caso, al Grande Recupero di efficienza e di credibilità in Europa e nel Mondo realizzato dal governo Draghi in soli sei mesi.

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