Tensione a Capocastello, bomba carta contro casa di nigeriani

Nel fine settimana esplosa una bomba carta contro casa di alcuni immigrati, che da due anni risiedono nel borgo. Un avvertimento, causato dal molesto comportamento dei nigeriani. Il sindaco preoccupato da una possibile escalation di violenza: "Se ne devono andare"

Sale la tensione a Capocastello, dove ignoti hanno risposto alle intemperanze di alcuni immigrati piazzando e facendo esplodere una bomba carta davanti alla porta della loro abitazione. Non si tratta del primo episodio di scontro, da tempo i residenti si lamentano del comportamento di quattro-cinque nigeriani, che abitano nel borgo che sovrasta Mercogliano; inquilini in affitto di una abitazione privata, tutti disoccupati, non sono riusciti però ad integrarsi con il resto della comunità a causa di un atteggiamento poco civile.

Spesso ubriachi, escono di casa durante la notte, a volte addirittura completamente nudi, facendo chiasso e baccano rovinando il sonno dei vicini. E non mancano anche episodi di violenza. Qualche settimana fa i carabinieri e l’ambulanza sono dovuti intervenire per sedare una rissa tra gli stessi nigeriani,  arrivati a prendersi a coltellate tra di loro.

Ma oggetto delle minacce finiscono anche i mercoglianesi. Non è solo Capocastello a subire infatti le loro molestie; spesso durante le sere scendono in paese non cambiando il loro atteggiamento.

Ma ora è arrivata la peggiore delle risposte a questo comportamento, una bomba carta fatta esplodere nel fine settimana che ha danneggiato il portone della casa in cui abitano. Un avvertimento a cambiare modi e maniere, nel rispetto del resto della comunità; ma quando a violenza si risponde con violenza il rischio è solo quello che la situazione possa degenerare, non migliorare.

Nessuna matrice razzista nell’ordigno piazzato, i residenti di Capocastello sventolano con orgoglio la loro capacità di accoglienza; d’altra parte ci sono molti altri immigrati nel paese con cui la convivenza va a gonfie vele.

I problemi si creano solo con questo gruppo di nigeriani; il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio, preoccupato che la vicenda possa sfociare in maniera ancor più violenta, sostiene che l’unica soluzione, dato che il problema si protrae da oltre due anni e ogni tentativo di pacificazione è stato rispedito al mittente, è quella che gli immigrati si spostino e trovino altra sistemazione. E i residenti del borgo la pensano alla stessa maniera. 

E anche il parroco di Capocastello Don Vitaliano la pensa in maniera simile (clicca e vedi l’intervista)

 

 

 

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