Solofra, il distretto conciario rivede la luce: aumenta la produzione

Il trend in linea con il dato nazionale del comparto. Risultato incoraggianti ma il divario rispetto agli anni precedenti resta

Solofra, dopo gli ultimi appuntamenti fieristici il distretto conciario irpino tira un sospiro di sollievo. Aumentati più ordinativi e pure la produzione che secondo le stime delle organizzazioni sindacali di categoria si attesta attorno ad un + 20 per cento. Il polo industriale irpino prova insomma a gettarsi alle spalle i mesi difficili ell’emergenza covid.

Ma è tutta l’industria conciaria italiana che ha cambiato marcia. A segnalarlo i dati elaborati da Unic, unione nazionale industria conciaria. L’anno passato era terminato con un – 23% in termini di valore della produzione. E le esportazioni avevano fatto segnare un -25%. Con cali a due cifre per tutti i segmenti, ad eccezione delle pelli per l’arredo. Ma la fase critica è superata e i primi sei mesi del 2021 fanno segnare un importante inversione di tendenza per il settore, con incrementi del 20,7% dei volumi di produzione, del 25,3% del fatturato e del 28% dell’export.

Risultati incoraggianti che, tuttavia, mostrano l’ampio divario ancora esistente rispetto ai primi sei mesi del 2019, con la pelle italiana che cede il 10,4% in volume, il 15,5% di fatturato e il 16,4% in termini di export.

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