Incendio alla BaCo Trans di Arcella, per i carabinieri si tratta di dolo

La mano della criminalità probabilmente dietro al maxi incendio che ieri notte ha distrutto 12 tir parcheggiati nel deposito della Baco Trans di Arcella. Ancora in corso le operazioni di spegnimento

La mano dell’uomo e della criminalità dietro al vasto incendio che ha devastato 12 tir all’interno del deposito della BaCo Trans, l’azienda di trasporti con sede ad Arcella, a Montefredane.

Secondo i carabinieri, intervenuti sul posto ieri assieme ai vigili del fuoco, ci sono pochi dubbi al riguardo. Le indagini sono appena all’inizio, ma i primi elementi raccolti spingono tutti in quella direzione (sul posto sembra sia stata trovata una tanica di benzina, utilizzata appunto per incendiare i mezzi pesanti) . E quanto avvenuto ad Arcella assume connotati decisamente più inquietanti.

Racket, vendetta, ritorsione: il possibile movente è tutto da accertare, di certo chi ha agito non si è fatto nessuno scrupolo nel mandare in fumo ben 12 camion, alcuni carichi, provocando un incendio di dimensioni notevoli.

La colonna di fumo nero ieri era visibile a chilometri di distanza, le operazioni di spegnimento, iniziate ieri poco prima dell’una, sono ancora in corso. Sette le squadre dei vigili del fuoco intervenuti sul posto, che stanno completando la messa in sicurezza dell’area dopo una notte passata a domare le fiamme, che per fortuna non si sono allargate alle altre fabbriche presenti in zona.

Arpac in azione con le proprie centraline per valutare i danni ambientali causati dalla combustione di plastica e ferro; non solo, sei dei dodici tir erano carichi di roba. Per precauzione il sindaco di Montefredane Ciro Aquino ha predisposto la chiusura delle scuole e dei parchi pubblici per domani, lunedì 17 ottobre, e il divieto di raccolta e consumo dei prodotti agricoli

 

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