Bonus edilizia, ripristino per tre anni di tutti gli incentivi, insieme alla cessione del credito. Anche negli interventi che non rientrano nel 110%

Il Parlamento punta ad intervenire sulla manovra per prorogare il sistema introdotto nel biennio 2020 – 2021 dal decreto rilancio dello scorso anno

Con le modifiche alla Finanziaria approvata dal governo, che nei prossimi giorni approderà al Senato, tutti gli incentivi legati all’edilizia, insieme alla cessione del credito, verranno ripristinati per il prossimo triennio. Oltre alla stabilizzazione triennale dei bonus al 50 per cento e al 65 per cento, e alla proroga annuale del bonus facciate in formato ridotto dal 90 al 60 per cento, misure definite dal governo, resteranno in vita lo sconto in fattura e la cedibilità del credito anche negli interventi che non rientrano nel 110%. In buona sintesi, il Parlamento punta ad intervenire sulla manovra per prorogare il sistema introdotto nel biennio 2020 – 2021 dal decreto rilancio dello scorso anno, che prevedeva sconto in fattura e cedibilità del credito per sei filoni di intervento: recupero del patrimonio edilizio, interventi di efficienza energetica, misure antisismiche, recupero e restauro delle facciate, installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

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