Digitalizzazione delle città italiane, peggio di Avellino solo Carbonia, Isernia ed Enna. Il capoluogo irpino al 104esimo posto della classifica nazionale, una città ferma al secolo scorso

La ricerca valuta il posizionamento dei comuni capoluogo nell’indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media aritmetica di 8 indici settoriali: disponibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete

Nella speciale classifica di iCity Rank 2021, la più autorevole indagine sulla digitalizzazione delle città italiane di FPA, la città di Avellino sprofonda sempre più in basso. La ricerca valuta il posizionamento dei comuni capoluogo nell’indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media aritmetica di 8 indici settoriali: disponibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete.

Gli indicatori presi in considerazione sono 36 sulla base di 130 variabili e di circa 14.000 dati elementari. Avellino annega in fondo alla classifica, passando dal 101esimo al 104esimo posto. Solo Carbonia, Isernia ed Enna fanno peggio. L’ulteriore prova dell’arretratezza di un capoluogo che sembra essere rimasto fermo al secolo scorso, e che continua a sprofondare in fondo a tutte le classifiche sulla qualità della vita.

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