Pestaggi per debiti di droga, c’è un altro indagato

Oltre a Sonia Liotti e De Vito un altro nome finisce nel mirino degli inquirenti per una inchiesta destinata a importanti sviluppi, così come quella che vede coinvolti Romagnuolo e Ferrante, costretti a restare in carcere dopo il rigetto del ricorso da parte del Riesame

Restano in carcere Alessio Romagnuolo e Claudio Ferrante, i due giovani accusati di tentata estorsione a una serie di commercianti avellinesi, arrestati dopo le minacce al titolare dell’Ultrebeat. I giudici del Riesame non hanno accolto il ricorso del loro legale, l’avvocato Gerardo Santamaria, riuscito però a dimostrare che i due non fossero armati di pistola, come invece sostenuto dall’imprenditore e dalla procura.

Ma le indagini intanto non si fermano: restano ancora molti punti oscuri, a partire dalla ritorsione subita dallo stesso Romagnuolo due giorni dopo quella serata, con i colpi di pistola che sono stati esplosi davanti alla sua abitazione a Quattrograna.

E si attendono nuovi sviluppi anche dall’altra inchiesta, in cui sono indagati e in carcere Sonia Liotti (sorella di Francesco Liotti, pregiudicato protagonista di un conflitto a fuoco in pieno giorno con Danilo Volzone, secondo la ricostruzione della procura, entrambi legati al Nuovo Clan Partenio), e Kevin De Vito. Accusati di minacce e pestaggi nei confronti di una giovane coppia di Borgo Ferrovia, anche davanti ai loro figli, per debiti di droga.

C’è infatti un nuovo indagato, un uomo arrestato tra l’altro di recente per maltrattamenti in famiglia, che avrebbe partecipato assieme ai due alle ritorsioni. Ma anche qui le indagini serrate dei carabinieri sembrano poter portare a importanti sviluppi, per un caso inquietante che mostra una violenza inaudita, con tanto di sequestrio di persona, per poche centinaia di euro collegati allo spaccio di stupefacenti. Per questo gli inquirenti hanno disposto accertamenti sui cellulari dei due giovani, per approfondirte il quadro criminale in cui si è consumata la vicenda.

I commenti sono chiusi.