Doppi stipendi all’Asl: oltre alla truffa per il giudice ci fu anche corruzione

Si aggrava la posizione dei sei dipendenti dell'ala, accusati di essersi intascati oltre 900mila euro pagandosi due volte lo stipendio. Il giudice rimanda le carte alla procura, chiedendo di valutare anche l'ipotesi di corruzione

Inchiesta doppi stipendi Asl, si aggrava la posizione degli imputati. Il gup del tribunale di Avellino Marcello Rotondi ha infatti riqualificato le contestazioni, e ora oltre alla truffa le sei persone a giudizio potrebbero dover rispondere anche di corruzione. Tutti giudicati con il rito abbreviato, per gli imputati erano arrivate anche le richieste di condanna da parte della procura, la peggio era andata all’ex funzionario Giovanni La Torre. Il pm per lui aveva infatti richiesto sei anni di reclusione, ma invece dell’attesa sentenza il giudice ha ritenuto di far tornare le carte alla procura; se verrà confermata anche l’ipotesi di corruzione, le condanne potrebbero lievitare.

L’indagine della guardia di finanza e della procura di Avellino accertò che i dipendenti infedeli erano riusciti ad assegnarsi per anni doppi stipendi, riuscendo a truffare all’Asl una cifra superiore ai 900mila euro. Il caso esplose a seguito di una denuncia interna. Oltre alla truffa secondo il giudice Rotondi sussiste anche l’ipotesi di corruzione in quanto dietro la promessa di denaro i dipendenti amministrativi di via degli imbimbo avrebbero compiuto atti contrari ai propri doveri d’ufficio

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