Rifiuti, la Regione va avanti col biodigestore di Chianche

Gli uffici di Napoli precisano che il progetto non è assoggettabile alla valutazione di impatto ambientale: il sindaco Grillo può procedere alla fase di gara. Intanto la politica locale si "scanna" per le poltrone: per la presidenza dell'Ato rifiuti su otto consiglieri ci sono quattro candidati

Rifiuti, mentre la politica irpinia litiga dividendosi sulle poltrone da assegnare, la Regione va avanti con il biodigestore di Chianche, sancendo definitivamente che il progetto non è assoggettabile alla valutazione di impatto ambientale. Non serve dunque il cosiddetto Via, all’interno della determina gli uffici di Palazzo Santa Lucia spiegano tutti i motivi che garantiscono la sostenibilità ambientale dell’impianto di compostaggio di tipo anaerobico da realizzarsi, capace di smaltire 35mila tonnellate di umido all’anno.

E il comune di Chianche può dunque passare ora alla fase di gara, in cui appalterà anche la progettazione esecutiva, che dovrà però prevedere e risolvere una serie di prescrizioni. Ma il messaggio è chiaro: fino a definitiva pronuncia contraria da parte del territorio, il progetto va avanti, anche perché il sindaco Grillo ha risolto anche i difetti di procedura che gli aveva contestato il Tar.

Nel piano industriale dell’Ato rifiuti provinciale, Chianche era stato confermato come il miglior sito a disposizione, a nulla è valsa la levata di scudi di ambientalisti e amministratori locali. Le cose potrebbero cambiare con l’elezione del nuovo presidente dell’ambito, ma già sapere che su otto consiglieri i candidati sono ben quattro, e che è in atto l’ennesimo scontro di potere tutto interno al centrosinistra, con Petracca e Alaia soliti protagonisti, fa ritenere che a tutto si pensi fuorchè a come gestire al meglio la pratica

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