Sconto in fattura, le nuove norme anti frode incastrano il fornitore: se l’Agenzia delle entrate annulla la cessione del credito sarà quest’ultimo a dover riscuotere il sopravvenuto credito verso il cliente

Se l’Agenzia delle entrate annulla la cessione del credito sarà quest’ultimo a dover riscuotere il sopravvenuto credito verso il cliente

Concedere lo sconto in fattura su agevolazioni fiscali quali Superbonus o bonus facciate rischia di tradursi, alla luce delle nuove misure anti frode approvate, in una trappola per il fornitore. Nel caso in cui l’Agenzia delle entrate annulla gli effetti dell’opzione per la cessione del credito al fornitore che ha applicato lo sconto, sarà quest’ultimo a dovere riscuotere il sopravvenuto credito verso il cliente. Detta altrimenti, nel caso di scarto della fornitura da parte dell’Agenzia il fornitore dovrà passare all’incasso del credito relativo ai lavori effettuati previo annullamento della fattura emessa nella quale è indicato lo sconto in fattura e nella quale il totale da corrispondere non è quello che si rende invece dovuto a seguito dell’annullamento dell’opzione. E’ del tutto evidente che nel caso in cui il cliente dovesse avere difficoltà nel corrispondere l’intero importo della prestazione non più scontata, i problemi per il fornitore diventano estremamente seri.

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