Dogana prigioniera di Festa: “Avanti con Fuksas, convinceremo Anac”

In consiglio comunale, il sindaco annuncia di voler tentare ancora una volta la strada dell'affidamento diretto a Fuksas, convinto di riuscire a convincere l'Anac nonostante le due bocciature precedenti. Scoppia l'indignazione di architetti, ingegneri e comitato. "Vergogna"

Dogana, l’amministrazione va avanti testarda seguendo la strada dell’affidamento diretto a Fuksas, raccogliendo le invettive del comitato, dell’ordine degli architetti, degli ingegneri e dell’opposizione. Ma il sindaco Festa è irremovibile: nonostante la doppia bocciatura dell’Anac e il suggerimento degli uffici comunali di intraprendere altre procedure e di avviare una gara aperta, Festa comunica al consiglio comunale di voler provare a convincere per la terza volta l’Anac della legittimità della sua scelta.

Un incaponimento quello del primo cittadino, che vuole integrare i pareri precedenti con altre valutazioni, convinto che questa volta otterrà il via libera dall’anticorruzione. “Voglio continuare a coltivare il sogno di giungere a Fuksas”, le sue parole, “tranquilli, non perderò i finanziamenti”.

Ma le rassicurazioni del sindaco non convincono non solo l’opposizione, ma anche i presidenti degli ordini degli architetti e degli ingegneri: “Eravamo venuti con le migliori intenzioni, ma restiamo sbalorditi. Questa è solo una perdita di tempo, non possiamo accettare questo incaponimento. La Dogana continua a rimanere lì senza risposte, come l’intera città, che piano piano sta morendo”, l’allarme lanciato da Petecca e Zigarella: ma Festa tira dritto, ancora una volta, senza ascoltare nessuno

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