Allarme nella notte, terrorista marocchino evade dal carcere di Bellizzi Irpino. Via anche un 22enne rumeno, bloccato un terzo uomo

Allarme nella notte per l’evasione dal carcere di Bellizzi Irpino di un terrorista marocchino. Assieme a lui è riuscito a fuggire anche un 22enne romeno arrestato per reati comuni. Un terzo detenuto è stato bloccato nel cortile della casa circondariale

Evasione stanotte al penitenziario di Bellizzi Irpino, a scappare anche un uomo originario del Marocco sospettato di appartenere ad un’organizzazione terroristica islamica.

Ad architettare il piano di fuga, quattro detenuti che hanno praticato un foro nel muro e poi giù con una corda fatta di lenzuola. Solo in due sono riusciti a scappare. Intorno all’una, i tre uomini, reclusi nella prima sezione penale del carcere son riusciti a calarsi giù dal muro di cinta con le lenzuola annodate. Il quarto uomo ha rinunciato restando nella cella.

Immediatamente gli agenti della polizia penitenziaria in servizio si sono accorti della loro assenza ed è scattato l’allarme.

Uno di loro, di origini albanesi è stato fermato ancora nel perimetro del carcere, ed è stato arrestato per tentata evasione. Per gli altri due è scattata la caccia all’uomo. Si tratta di Hassan Kufi di 40 anni originario del Marocco, è lui il sospettato per la presunta appartenenza ad un’associazione terroristica, e di un rumeno Florin Mocan 22 anni. Dalle prime ricostruzioni sembra ci sia stato un piano di fuga ben organizzato con un’auto fuori che ha consentito ai due di allontanarsi approfittando del numero molto limitato di agenti presenti e in servizio a Bellizzi.

Massiccio il dispiegamento delle forze dell’ordine per ritrovare i due fuggitivi, in ausilio dei carabinieri anche l’elicottero che da ore sta sorvolando la zona. Diversi i posti di blocco che sono stati piazzati nelle strade principali e le forze dell’ordine stanno controllando bus e treni.

Si tratta di un’evasione annunciata- ha dichiarato Fattorello del Sappe- senza sentinelle, senza mezzi e senza uomini era inevitabile che prima o poi accadesse.

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