Dall’industria all’agricoltura al commercio, troppe assenze per Covid

Senza modifiche alle quarantene si rischia di ritrovarsi con gli scaffali vuoti nella grande distribuzione

Non solo l’industria – ieri vi abbiamo fornito il dato sulle assenze dal lavoro connesse alla nuova ondata Covid, siamo sul 20% – ma anche il commercio e l’agricoltura. Ed in quest’ultimo caso si rischia secondo le associazioni di categoria che a breve possano mancare i prodotti dagli scaffali della grande distribuzione. Unico settore che per ora riesce a mantene la barra dritta è quello dei servizi e delle consulenze che sfrutta appieno lo smart working.
“Siamo in un periodo delicato e non possiamo affatto permetterci di perdere giorni di lavoro. Le assenze sono tante e pesano” – avverte Francesco Acampora, presidente provinciale di Coldiretti che chiede attenzione massima anche sul questione della peste suina che potrebbe presto investirci a causa della grande presenza sul territorio di cinghiali. Servono subito modifiche alle tempistiche delle quarantene per i vaccinati. “Nel periodo natalizio – avverte Antonello Tarantino dell’associazione imprenditori irpini – abbiamo registrato un’impennata di sospensioni di attività nel commercio e nella ristorazione dove raggiungiamo il 90% di vaccinati con due dosi e il 60 con tre. Almeno per i contatti diretti, la norma va rivista altrimenti non sarà possibile recuperano i danni economici determinati da questa quarta ondata”.

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