Nuovo piano treni, Irpinia sempre più isolata: “Siamo un paese da terzo mondo”

Durissimi attacchi alla Regione da parte di Sinistra Italiana e Fratelli d'Italia

“Lo stato di avanzamento dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria “Salerno-Avellino-Benevento” sta scontando notevoli ritardi rispetto alla tabella di marcia prevista ed è realistico, anche da parte degli esperti, prevederne la consegna non prima del 2026. Nonostante questo è stato firmato dalla Regione Campania e dalla Rete Ferroviaria Italiana, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che si occupa della gestione dell’infrastruttura ferroviaria nel nostro Paese, un Accordo di Programma che contiene, tra l’altro, la previsione di un Piano di esercizio che conferma l’attuale insufficiente e disagevole movimento logistico che per la nostra provincia prevede giornalmente una sola corsa per Napoli, appena quattro in direzione di Benevento mentre per Salerno occorre recarsi a Montoro. Altro che metropolitana regionale, siamo alle corse di un Paese da Terzo Mondo

Così in una nota Sinistra Italiana Avellino e Sinistra Italiana Campania commentano il nuovo piano del trasporto ferroviario regionale. 

“L’aspetto sconcertante e surreale di questa vicenda – continua la nota –  è che si realizza un Piano per il movimento treni identico a quello a scartamento ridotto, oggi in vigore, anche dopo aver avviato un’opera infrastrutturale di elettrificazione che solo fino a oggi è costata ben 231 milioni di euro. Una decisione che contraddice clamorosamente la scelta strategica di potenziare la linea ferroviaria. Questa volontà politica, perché di questo si tratta, non di compatibilità tecniche, non solo conferma la nostra città capoluogo come una delle poche in Italia a non avere un reale collegamento ferroviario, e quindi l’isolamento di un’intera provincia, ma toglie ogni concreta opportunità ai nostri territori di collegarsi con l’Alta capacità che collegherà Napoli e Bari facendo svolgere ad essi solo una funzione di passaggio, senza pensare che sarebbe risolutivo un collegamento diretto tra la nuova stazione “Hirpinia” e quella della città di Avellino, semmai quest’ultima assumesse la dignità che le spetterebbe. D’altronde a cosa servirebbe la recente regionalizzazione dell’Azienda Trasporti delle autolinee irpine – AIR senza un serio discorso di integrazione logistica? A rassegnarci a un destino del solo trasporto su gomma?

Occorre rifiutare con fermezza tale decisione per cui chiediamo che vi sia un intervento autorevole del Presidente della Provincia, una prese di posizione senza ambiguità dei consiglieri regionali, un pronunciamento immediato dei Sindaci della comunità dell’Area Vasta e una mobilitazione delle società civile, nonchè delle forze politiche, sindacali e associative, insieme alle popolazioni interessate. Sinistra Italiana porterà quanto prima questa vicenda in Parlamento e si adopererà perché non cali l’attenzione su questa vertenza di civiltà. Non è in gioco qualche treno in più ma il destino di un territorio e un preciso modello di sviluppo che occorre definire prima che diventi irreversibile l’ennesima scelta adoperata da questa Regione contro gli interessi dell’Irpinia intera” conclude la nota.

Ancora più duro il comunicato in merito da parte di Giovanni D’Ercole di Fratelli d’Italia:

Con la sottoscrizione del nuovo accordo di programma tra Regione Campania ed RFI, che definisce le politiche del trasporto ferroviario per il quinquennio 2022-2027, viene nuovamente sancito ciò che Fratelli d’Italia denuncia da prima delle elezioni regionali, che hanno visto tributare tanto consenso al centrosinistra: DE LUCA È IL NEMICO DELL’IRPINIA.

Non soltanto si constata quotidianamente il declino drammatico dell’offerta sanitaria irpina (contraddistinta da gravisisme inefficienze dovute non all’encomiabile sforzo dei sanitari, quanto alla drammatica contestualità della costante riduzione di risorse e dell’incapacità dei vertici di nomina politica), ma è sul settore dei trasporti che si vede la ottusa volontà del satrapo salernitano di marginalizzare completamente l’Irpinia ed il suo capoluogo, con la complice indifferenza dei consiglieri regionali e dei parlamentari irpini, i quali in questo momento anziché far sentire forte l’indignazione degli Irpini che dovrebbero rappresentare ed organizzare la protesta per le scelte scellerate che vengono compiute, sono completamente anestetizzati ed assuefatti alle angherie provenienti dal bunker salernitano; anzi, qualche soddisfatto ascaro si è prodotto anche in una deprimente quanto ridicola difesa d’ufficio della Giunta Regionale!

Dal documento che contraddistingue le politiche ferroviarie reginali per i prossimi 5 anni emerge il totale abbandono del progetto della variante di Codola, che avrebbe consentito l’uscita della Città di Avellino dal drammatico isolamento, nel più assoluto silenzio di tanti, che pure manifestarono giustamente per la chiusura della tratta Avellino – Rocchetta, oggettivamente meno strategica della connessione all’Alta Velocità.

È assolutamente grave, però, non soltanto il silenzio quanto la totale incapacità od assenza di volontà ad incidere nelle scelte: infatti, entro il 25 febbraio si potevano (e si dovevano) inviare osservazioni relative al Nuovo Accordo Quadro RFI – Regione Campania – periodo 2023-2027, pubblicato anche on-line sul sito dell’ACaMIR (Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti)! v. https://acamir.regione.campania.it/nuovo-accordo-quadro-rfi-regione-campania-periodo-2023-2027-procedura-di-consultazione/

Dove erano il Sindaco di Avellino ed il Presidente della Provincia (oltre ai soliti desaparecidos consiglieri regionali e parlamentari irpini) mentre si decidevano in maniera infame i destini del trasporto della nostra città e della nostra provincia?

Fratelli d’Italia invita Sindaco di Avellino e Presidente della Provincia, anche se in drammatico ritardo, a farsi promotori dell’apertura di una vera e propria vertenza col governo regionale per affermare e difendere la necessità vitale di Avellino e dell’Irpinia di liberarsi dall’isolamento cui De Luca, coscientemente, vuole condannarle.”

 

 

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