Rifiuti verso l’affidamento a Irpiniambiente. Stop da Confindustria: “Niente atti illegittimi”

L’Ato rifiuti approva il bilancio e la relazione dei consulenti su Irpiniambiente, che si candida ad ottenere il servizio di gestione dei rifiuti attraverso l’affidamento in house. Il presidente di Confindustria De Vizia avverte: “Non ci sono condizioni di legge, pronti a impugnare ogni atto illegittimo”

Irpiniambiente si candida prepotentemente ad ottenere dall’Ato la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino ma arriva, preventivo, lo stop di Confindustria.

A Collina Liguorini ieri sette consiglieri su dodici dell’ente presieduto da Vittorio D’Alessio hanno approvato, oltre il bilancio dell’Ato, in positivo di oltre 300mila euro, anche la relazione dei consulenti su Irpiniambiente. La società di via Cannaviello può ottenere, secondo gli esperti, il servizio attraverso la formula dell’affidamento in house, anche se vengono sottolineate alcune criticità economico contabili da rimettere in sesto. Ma il via libera resta e fa subito discutere.

“L’affidamento in house è concesso dalla normativa, ma a rigorose condizioni”, sbotta il presidente di Confindustria Emilio De Vizia, contattato telefonicamente. “La legge in merito prevede anzitutto che l’Ato possa scegliere questa formula solo nei confronti di una sua società partecipata al 100%, e non è il caso di Irpiniambiente, ma soprattutto prima deve essere dimostrato, carte alla mano, che si sceglie questo percorso in quanto l’unico possibile e che il ricorso al mercato non è praticabile. E’ la norma che lo dice, non io. Quella dell’Ato sarebbe una forzatura che non può reggere – conclude De Vizia – come Confindustria impugneremo tutti gli atti che riterremo illegittimi: l’obiettivo deve eseere quello di assicurare finalmente ai cittadini di Avellino qualità ed efficienza del servizio , nel rispetto del criterio di economicità, che solo una gara aperta a tutti può garantire”.

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