Il Pd irpino e il rischio del demitismo senza De Mita

In polemica con AreaDem – che poi è la componente del Partito Democratico di certo più coerente e “antica” – il nuovo responsabile Enti Locali del Pd, Vanni Chieffo, un tempo demitiano di ferro, ha detto che le critiche alla conduzione del settore più delicato del partito – gli Enti Locali, appunto – vengono sollevate da chi vuole creare problemi, è alla ricerca di visibilità e non la trova, vuole più spazio e non lo ottiene. Subito aggiungendo, per rendere il concetto plastico e inequivocabile, che bisogna farsene una ragione perché nel Pd il vento è ormai cambiato.

Ora, premesso che il sottoscritto fa un mestiere diverso dal difensore d’ufficio, e che comunque AreaDem dovrebbe essere attrezzata per cavarsela da sola, e se non lo è sono cavoli suoi; e premesso anche che le critiche partono pure da altri versanti democrat, la sortita di Chieffo merita attenzione perché, di fatto, il dirigente del dipartimento più importante e delicato del Pd, come di ogni altro partito, dà una “notizia” che se fosse vera sarebbe indubitabilmente una gran bella notizia, tanto da meritare a pieno titolo l’aggettivo “rivoluzionaria”, non solo per il Partito Democratico ma per tutta la politica irpina.

La notizia diffusa da Chieffo è che nel Pd “il vento è ormai cambiato”. Si fa presto a spiegare la natura rivoluzionaria della “Annunciazione” testé ripetuta. Poiché il vento per anni spirato nel Partito Democratico irpino è stato quello delle tessere fasulle, dei trasformismi, delle vertenze finite in tribunale, delle lotte intestine al calor bianco, dei commissariamenti a catena, ossia – per farla breve – un vento di tempesta perpetua, distruttivo, di vecchia e pessima politica, di meritocrazia messa sotto i piedi, di selezione della classe dirigente di partito e istituzionale ispirata al criterio dell’ubbidienza cieca ai padroncini di turno, orbene: se questo vento fosse cambiato – grazie all’approdo nel Pd, come lascia intendere Chieffo, dei demitiani che avevano seguito De Mita nell’Udc per poi abbandonarlo dopo dieci anni di convivenza e cieca obbedienza – avremmo dovuto osservarne gli effetti “rivoluzionari” già nei primi passi compiuti dal “nuovo” partito.

Può dire in coscienza, Chieffo, che il panorama abbia fin qui offerto un benché minimo segnale di cambiamento rispetto al passato? Un esempio per tutti: l’organigramma del partito e incarichi connessi. A parte l’attuale segretario provinciale, che ci ha messo la faccia durante le “tempeste” degli ultimi tempi ed ha perciò meritato sul campo l’elezione, quali sono le altre novità della rivoluzione? Per caso lo stesso Chieffo, che oltre ad ottenere la dirigenza degli Enti Locali è stato premiato con l’incarico di presidente Cda dell’AsiDep, cioè della società partecipata dell’Asi che gestisce la depurazione industriale? Possibile che in tutta l’Irpinia, quando è stato scelto Chieffo, che non ha alcuna competenza in materia, non ci fosse un manager di settore adeguato allo scopo?

Spiace aver dovuto prendere ad esempio proprio Chieffo, che è persona perbene e affabile. Epperò proprio il suo caso è emblematico del fatto che non si può parlare di “vento cambiato”, men che meno di “Rivoluzione”. Siamo piuttosto di fronte ad episodi paradigmatici della “Restaurazione”. Per dirla tutta, certe pratiche, oltre ad emanare il solito odore nauseabondo del passato, diffondono il segnale fin troppo chiaro d’un rischio molto grave: la riproposizione del “demitismo” con l’aggravante che non c’è più De Mita. Ovvero la gestione della politica locale, nel partito e nei centri istituzionali di potere, tutta affidata agli amici e agli amici degli amici.

Poiché parliamo dell’Irpinia, cioè la provincia del vino con ben tre “Denominazioni di origine controllata e garantita”, la metafora ci sta tutta: il demitismo con l’aggravante dell’assenza di De Mita significherebbe pretendere di fare un Taurasi o un Greco o un Fiano, non con le uve pregiate di queste terre, ma con le polverine stile “Wine kit”: un euro a litro, sai che roba!

I commenti sono chiusi.