Maxi-bolletta del gas da 10mila euro ad Ariano, le precisazioni di Miwa Energia Spa

Il caso della maxi-bolletta del gas ricevuta da un pensionato di Ariano: riceviamo e pubblichiamo le precisazioni della società fornitrice

In merito al nostro servizio andato in onda nel telegiornale di ieri e pubblicato sul sito, su una maxi-bolletta del gas recapitata a un pensionato da Ariano, riceviamo questa nota e pubblichiamo:

Il sottoscritto Avv. Francesco Mottola interviene in nome e per conto della Miwa Energia Spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, Dott. Michele Zullo, con sede legale in C. da S. Donato, zona industriale Apice (BN), P. IVA 01476410624, giusta procura generale allegata alla presente, al fine di rappresentare quanto segue in ordine al servizio giornalistico indicato in oggetto e, segnatamente, all’intervista curata da Nicoletta Caraglia avente ad oggetto una fattura per somministrazione di gas pari ad € 10.633,20, emessa dalla società assistita.

Il servizio riferisce circostanze palesemente fuorvianti e si mostra particolarmente attento a dare risonanza alla artefatta sensazionalità della notizia,

anzichè alla verità dei fatti. Merita, pertanto, innanzitutto, una puntuale rettifica, al fine di fornire al pubblico degli ascoltatori una reale rappresentazione dei fatti.

Innanzitutto, sebbene sia stato riferito il contrario e come emerge visibilmente dalla stessa bolletta, la fornitura è intestata ad altro soggetto e non all’intervistato e, dunque, la fattura risulta emessa nei confronti del primo, circostanza che, già di per sè, avrebbe dovuto indurre il Vs giornale ad un maggiore rigore nella verifica delle notizie e ad una più attenta esposizione dei fatti.

Di particolare gravità appare, inoltre, la totale assenza di un preventivo confronto con la società fornitrice, il quale avrebbe fatto emergere le seguenti circostanze, particolarmente utili ai fini di un veritiero servizio giornalistico.

In primo luogo, si evidenzia che la Miwa ha operato con assoluta correttezza, in quanto ha contabilizzati gli esatti consumi comunicatigli dalla società di distribuzione. Senza addentarci in questioni tecniche, appare, in questa sede, utile rilevare che, come dovrebbe essere ben noto ad una testata giornalistica, i dati di consumo non vengono rilevati dalle società di vendita (i.e. Miwa), ma, per espressa previsione normativa, la misurazione dei dati di consumo compete in via esclusiva alle società di distribuzione. In sostanza, i fornitori si limitano – come la normativa gli impone – a recepire i dati comunicati dai distributori ed a fatturarli agli utenti finali.

Nel caso di specie, contrariamente a quanto superficialmente riferito nel servizio, la Miwa non ha alcun obbligo, competenza e responsabilità nella rilevazione delle letture e, dunque, non ha commesso alcun “grossolano errore”, in quanto ha contabilizzato l’esatto consumo comunicatogli dal distributore.

Ciò nonostante, tenendo fede alla condotta di particolare vicinanza ed attenzione nei confronti degli utenti, la società si è preoccupata di richiedere un’ulteriore verifica al distributore al fine di sollecitare quest’ultimo ad un rettifica del dato di consumo, ove erroneamente registrato e\o comunicato, rettifica che, ove pervenisse, comporterebbe, naturalmente, un pronto annullamento della fattura in questione.

A causa della assoluta mancanza di contraddittorio, tale ultima circostanza non ha trovato spazio alcuno nel servizio, sebbene fosse perfettamente conosciuta all’intestataria dell’utenza.

Infatti, se la vs testata non avesse preferito procedere ad una unilaterale esposizione dei fatti, avrebbe agevolmente appreso che, nella mattinata del 20 u.s., la Miwa aveva ricevuto contatti dall’utente per avere delucidazioni sulla bolletta in questione ed il servizio clienti della società gli aveva già riferito che, a fronte della segnalazione, aveva avviato le verifiche con il distributore, rassicurandolo che, nelle more, avrebbe tenuto in sospeso la fattura e che, in presenza di un errore, avrebbe prontamente annullato la bolletta.

Tale circostanza, ove riferita, avrebbe – tra le altre cose – fatto conoscere al pubblico la plateale inverosimiglianza delle esternazioni del Sicuriello, tanto più in ordine alle sue presunte notti insonni (!).

Alla luce di quanto suesposto, si comprende agevolmente che – in disparte ogni ulteriore iniziativa che la società promuoverà per la migliore tutela dei propri diritti – è necessario procedere alla immediata rettifica della notizia, dando risonanza alla presente replica nei medesimi termini in cui è stata diffusa la fuorviante intervista, la quale, come noto, oltre al servizio televisivo in oggetto, è stata trasmessa sui social media ed ha già avuto una diffusione capillare.

Per tali motivi, si chiede di diffondere immediatamente, su tutti i canali e nei corso dei telegiornali, la presente nota, dandone prioritaria risonanza.

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