Piana del Dragone minacciata dal clima, il Wwf: intervenire subito

Appello alle istituzioni locali dell'associazione sannita che chiede interventi urgenti di monitoraggio sull'inghiottitoio naturale che alimenta per via sotterranea il sistema sorgentizio irpino. «Non più derogabile un nuovo depuratore»

Fa discutere l’appello lanciato nei giorni scorsi dal WWF sannita alle istituzioni locali, chiedendo interventi urgenti di monitoraggio nella Piana del Dragone, da dove si alimenta per via sotterranea il sistema sorgentizio irpino. L’Associazione segnala il rischio di squilibri ecologici che i mutamenti climatici in atto potrebbero generare a questo inghiottitoio naturale, che rappresenta il punto di inizio di una complessa rete idrografica sotterranea. Per il Wwf le nuove condizioni climatiche, oscillanti drammaticamente tra siccità e allagamenti, potrebbero favorire fenomeni di inquinamento della cosiddetta Bocca del Dragone, che in condizioni normali assorbe fino a 900 litri di acqua al secondo. «Non è più derogabile la realizzazione di un nuovo depuratore», scrivono gli attivisti in una nota, sollecitando una accelerazione delle procedure di affidamento dei lavori. Nel contempo, diffidano gli enti preposti ad assicurare controlli e verifiche delle acque. Per il territorio la Piana del Dragone è anche un luogo di interesse turistico per il suo pregiato profilo naturalistico. Situato al margine meridionale del territorio comunale di Volturara, la sua distesa pianeggiante si estende per circa 1.100 ettari, formando nei mesi invernali un lago naturale con le acque piovane.

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