Forestali, vertenza infinita: nemmeno un euro nel 2022 e arretrati per 30milioni dal 2017

La “Terminio-Cervialto” paga con acconti di 1000 euro al mese, ma senza emettere regolare busta paga, anche perché lo stipendio interno sarebbe da 1300-1400 euro. Alla Comunità “UFita”, al centro di una disputa politica che pochi giorni fa è finita in rissa, con tanto di intervento dei carabinieri, si contano 5 mesi di stipendi arretrati. Le altre, Partenio-Vallo Lauro”, Irno Solofrana e Provincia, pagano con anticipazioni proprie

Non c’è fine alla vertenza Forestali che in Irpinia coinvolge mille lavoratori. Sull’annualità in corso, ormai giunta a conclusione, la Regione non ha ancora erogato un euro degli 80 milioni che spettano al settore. In tale quadro ogni comunità montana si muove in autonomia.

La “Terminio-Cervialto” paga con acconti di 1000 euro al mese, ma senza emettere regolare busta paga, anche perché lo stipendio interno sarebbe da 1300-1400 euro. Alla Comunità “UFita”, al centro di una disputa politica che pochi giorni fa è finita in rissa, con tanto di intervento dei carabinieri, si contano 5 mesi di stipendi arretrati. Le altre, Partenio-Vallo Lauro”, Irno Solofrana e Provincia, pagano con anticipazioni proprie.

A conti fatti ci sono arretrati che perdurano dal 2017 e arrivano fino al 2021, per un totale di circa 30 milioni di euro.

Sullo sfondo, le incognite relative al nuovo sistema di programmazione dei fondi con i quali si pagano i progetti, dunque gli stipendi, imposto dalla Regione. Con il ricorso al Fondo Europeo Sviluppo Regionale le Comunità Montane programmano e la Regione dovrebbe erogare il primo 20 per cento per poi pagare per stati di avanzamento. Il nuovo sistema è partito a maggio ma la Regione vorrebbe una programmazione retroattiva, di 5 mesi. Richiesta che ha messo in enorme difficoltà gli enti.

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