Politiche 2022: ecco come ha votato l’Irpinia, paese per paese

Nonostante la sconfitta il Pd resta il primo partito quasi ovunque, anche in città. Centrodestra molto avanti invece ad Ariano, Montoro, Solofra e nel Mandamento

Il Centrodestra vince anche in provincia di Avellino eleggendo i due candidati all’uninominale, ma di misura. La coalizione trainata da Fratelli d’Italia, infatti, in Irpinia si ferma molto al di sotto del 44 per cento conseguito sul piano nazionale. La Fiamma non va oltre il 18.8 per cento, circa dieci punti sotto la media nazionale, mentre Forza Italia tiene al 9 e la Lega scende sino al 4.5. Moderati non pervenuti.
L’altra anomalia è rappresentata dal Movimento Cinque Stelle, che in Campania ha raggiunto il 35 per cento con picchi superiori al 40 nell’area metropolitana, in Irpinia si ferma al 26. Resta il primo partito ma con uno scarto di dieci punti rispetto al dato campano.
In tale contesto emerge il grande risultato del Pd e del Centrosinistra che in Irpinia si attesta su percentuali molto più alte rispetto alla media nazionale e a quella regionale e che nella città capoluogo primeggia di gran lunga rispetto alle altre opzioni. Anche rispetto al Centrodestra. Nel capoluogo, infatti, il Pd si conferma primo partito toccando il 26 per cento. Anche Sinistra e verdi ottengono un ottimo risultato nel capoluogo ma in termini complessivi il Centrosinistra, trainato dai dem, raggiunge ottimi risultati anche in larga parte dell’Alta Irpinia e, seppur con sfumature diverse, nei comuni che circondano il capoluogo e in valle caudina.
Il Centrodestra, a conti fatti, ha costruito la vittoria nel Mandamento, ad Ariano, nella valle dell’Irno e a Montoro. Piuttosto omogenea, invece, la geografia del consenso del Movimento Cinque Stelle. Il terzo polo ha ottenuto un buon risultato nel capoluogo e sul Tricolle ma non ha sfondato.

Tirando le somme, dunque, l’Irpinia rappresenta un’anomalia sia rispetto al quadro nazionale che a quello regionale. Il Centrodestra da queste parti vince di misura, il Movimento Cinque Stelle si ferma su percentuali nettamente inferiori rispetto al resto della regione, mentre il Pd tiene sino al punto da sfiorare la conquista del seggio alla Camera, confermandosi egemone in città e in larga parte dei territori.

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