Ad Avellino scontro aperto tra Ato rifiuti e Provincia

Tra Ato Rifiuti e Provincia di Avellino è scontro aperto sull’organizzazione del ciclo integrato in provincia di Avellino. L’Ente d’Ambito chiede la cessione ai sindaci di Irpiniambiente entro il 13 ottobre. Per ora Regione Campania alla finestra

L’Ato Rifiuti è pronto ad acquisire per conto dei Comuni la proprietà della società Irpiniambiente spa. Il Presidente Vittorio D’Alessio ha notificato alla Provincia di Avellino una perentoria offerta d’acquisto, imponendo entro il 13 ottobre l’impegno alla cessione delle quote. La mossa dell’Ente d’Ambito mira a fermare il riassetto iniziato dalla Provincia di Avellino, attuale azionista totalitario, deciso ad ampliare la mission industriale che al momento si limita alla gestione dei rifiuti. Nei giorni scorsi l’Amministrazione provinciale con il Presidente Rizieri Buonopane ha rinnovato l’amministratore unico dell’azienda, con l’obiettivo di trasformarla in soggetto multiservizi, una holding dell’ambiente comprendente anche depurazione e acqua. Esplode in Irpinia, dunque, il conflitto sull’organizzazione del ciclo integrato, con riflessi sul futuro dell’Asidep e dell’Alto Calore Servizi, le società che gestiscono i servizi di depurazione industriale e idrici, entrambe alle prese con complesse difficoltà finanziarie finite in tribunale. Ma se il sindacato è compatto nell’appoggiare il disegno della multiutility proposta da Buonopane, la Regione Campania è alla finestra, pronta a intervenire. Senza un accordo tra Ato Rifiuti e Provincia di Avellino, infatti, sarà inevitabile seguire la prima direttiva della legge: gara europea e affidamento ai privati dei servizi ambientali.

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