Piano di zona A4, ultimo assalto di Avellino. Poi tocca al Tar

Fissata in extremis l’ultima seduta utile per eleggere i vertici dell’Azienda Consortile per i servizi socio-assistenziali nell’ambito A4. Domani i 16 sindaci sono convocati in assemblea. Il 12 ottobre tocca al Tar

Il Comune di Avellino lancia l’ultimo assalto domani mattina all’Azienda Consortile per i servizi socio-assistenziali. Alle 11,30 è fissata l’ultima assemblea utile dell’ambito A4 prima che la palla torni di nuovo al Tar della Campania. Il Sindaco di Avellino e i 15 delle Valli del Sabato e Caudina hanno la responsabilità di restituire una governabilità ad un Piano di zona che deve provvedere ai servizio socio sanitari per una bacino d’utenza di quasi 92mila cittadini. In queste ore sono in corso i contatti decisivi per tentare di consolidare sul piano politico una maggioranza intorno al Comune capoluogo, riproponendo lo schema che si è imposto nella elezione del Consiglio distrettuale idrico. Ma un’eventuale fumata bianca, dopo mesi di stallo e anni di spaccature e divisioni interne alla compagine, non sembra sufficienti a garantire in tempi rapidi una ordinata ripartenza dell’Ambito A4. Come già il Consorzio, l’Azienda sconta la mancanza di un management dedicato, in grado di render compiuto il soggetto gestore, che resta in sostanza una emanazione del Comune di Avellino.
Da circa vent’anni la coabitazione del Capoluogo con i Comuni minori ha ostacolato una normale attività di programmazione, nonostante la disponibilità dei fondi a disposizione per erogare le prestazioni alle famiglie, in particolare agli anziani e alle fasce più disagiate della popolazione, sempre più estese.

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