Ato Rifiuti in Campania, affidamento del ciclo integrato o poteri sostitutivi
Con una lettera recapitata nei giorni scorsi la Regione Campania sollecita l’Ato di Avellino e degli altri ambiti ad affidare il servizio integrato entro l’anno. Altrimenti scatteranno i poteri sostitutivi: torna il commissario
La Regione Campania vuole che il nuovo ciclo integrato dei rifiuti entri a regime nei sette ambiti entro il 2023. Per questo attraverso gli Uffici ha avvisato i Presidenti degli Ato che le procedure di affidamento vanno attivate subito, non oltre la fine dell’anno. Oppure scatteranno i poteri sostitutivi. Torneranno i commissari. Una lettera è stata recapitata nei giorni scorsi dagli uffici regionali all’Ato di Avellino e agli altri 6 enti d’ambito, ricordando le scadenze fissate dalla legge 14 2016. La riforma regionale ha restituito ai Sindaci, sia pure nella forma associata degli enti d’ambito, la prerogativa di organizzare su base territoriale la gestione dei rifiuti. Sono passati sei anni da quando la norma ha creato le condizioni per superare definitivamente la fase di transizione, aperta nel dicembre 2009 dal decreto del governo, che ha affidato alle province la supplenza dei Comuni. Nel frattempo, la Regione Campania ha rimosso gli ostacoli che ancora si frapponevano al ritorno ai poteri ordinari. L’Ato Rifiuti deve decidere come muoversi scegliendo fra tre possibilità: Affidare il servizio a Irpiniambiente, società partecipata dall’Ente Provincia di Avellino. Promuovere un nuovo soggetto misto, mettendo a gara la quota di minoranza; oppure il bando europeo.
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