Il Distretto Idrico irpino salva Alto Calore. Ora tocca all’EIC
Il Consiglio del Distretto Idrico irpino riunito ad Avellino ha confermato la gestione pubblica nell’ambito provinciale, candidando esplicitamente Alto Calore come gestore. Il Presidente Palmieri: avanti con l’iter per l’affidamento, ora tocca al comitato ristretto dell’EIC. Nel frattempo, il Sannio ha avviato la privatizzazione parziale
Il Direttore generale dell’Asl Mario Ferrante intende mettere in sicurezza i conti dell’Azienda, ma nello stesso tempo punta a riorganizzare il settore della sanità accreditata. Con questi due obiettivi ha istituito, su proposta del Direttore Sanitario Mario Concetta Conte, i tavoli tecnici per il confronto con le imprese, dalle Case di cura ai laboratori, che vantano crediti nei confronti del servizio sanitario regionale per prestazioni erogate in provincia di Avellino. Il monte presunto dei crediti vantati sfiora i 50 milioni di euro, cifra che presso i tavoli dell’Asl sarà verificata dettagliatamente e in maniera circostanziata direttamente con i privati. Al di là delle dimensioni in fase di accertamento, si tratta di un’esposizione maturata negli anni, in particolare quelli difficili della gestione straordinaria imposta dal durissimo piano regionale di rientro, durato un decennio. L’operazione servirà quindi a chiudere i contenziosi, gettando le basi per un prosieguo ordinato dei servizi accreditati. L’Asl di Avellino elaborerà un nuovo budget per le prestazioni e ridefinirà tetti di spesa. All’orizzonte c’è, in definitiva, un accordo quadro da calare nel programma di assistenza sanitaria e di medicina sociale che il manager Mario Ferrante ha annunciato di voler rendere compiuto entro 18 mesi.
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